Stati Uniti e Unione Europea hanno sospeso i dazi derivanti dal caso Boeing-Airbus
Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno sospeso per quattro mesi i dazi che si erano imposti a vicenda, in seguito all’annoso confronto sugli aiuti economici per i produttori di aeroplani Airbus (Europa) e Boeing (Stati Uniti). L’accordo interessa importazioni ed esportazioni per svariati miliardi di dollari l’anno, perché i dazi riguardavano numerosi prodotti compresi quelli del settore alimentare (era interessata anche l’esportazione di Parmigiano Reggiano, per esempio).
Il confronto sugli aiuti economici ad Airbus e Boeing va avanti da quasi 20 anni e interessa un settore strategico, come quello dell’aviazione, sia per gli Stati Uniti sia per l’Unione Europea, considerato che la maggior parte delle compagnie aeree utilizza aerei forniti dalle due aziende.
Nel 2019, l’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) aveva stabilito che l’Unione Europea avesse fornito illecitamente aiuti economici ad Airbus. Gli Stati Uniti avevano risposto imponendo dazi per circa 7,5 miliardi di dollari all’anno sul commercio di diversi prodotti. L’anno seguente, l’Organizzazione stabilì che anche Boeing avesse beneficiato di sussidi statunitensi, rendendo possibile l’imposizione di dazi da parte dell’Unione Europea per circa 4,5 miliardi di dollari l’anno.
Negli ultimi tempi sia gli Stati Uniti sia l’Unione Europea si sono attivati per rimuovere i meccanismi che costituiscono aiuti economici per i rispettivi produttori di aerei. L’amministrazione di Donald Trump non aveva però chiarito se intendesse sospendere i dazi, cosa che invece ha poi fatto il nuovo presidente Joe Biden. Secondo gli osservatori, la sospensione dovrebbe portare a una normalizzazione dei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea nel corso dei prossimi mesi.