In Germania un tribunale ha stabilito che almeno per ora i servizi segreti tedeschi non possono mettere sotto sorveglianza il partito di estrema destra AfD
Un tribunale amministrativo di Colonia ha stabilito che, almeno per ora, i servizi segreti tedeschi non possono mettere sotto sorveglianza il partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD). La decisione è arrivata dopo che il 3 marzo diversi giornali tedeschi avevano scritto che il Bundesamt für Verfassungsschutz (BfV), cioè i servizi segreti interni tedeschi, avevano classificato AfD, che è il principale partito di opposizione in Germania, come “caso sospetto” di estremismo politico. Questo avrebbe permesso ai servizi di intercettare telefonate e email scambiate tra i suoi membri e reclutare informatori.
La notizia non era stata confermata da fonti ufficiali, dato che è in corso un processo in merito: l’AfD era infatti già sotto sorveglianza in alcuni stati tedeschi e aveva cercato di impedire una classificazione a livello nazionale facendo ricorso al tribunale di Colonia contro il BfV. Secondo AfD, l’accusa dei servizi segreti tedeschi sarebbe motivata politicamente con l’obiettivo di danneggiare il partito alle elezioni politiche di settembre.
Il 3 marzo, dopo che i giornali tedeschi avevano diffuso la notizia, AfD aveva presentato un altro ricorso sempre al tribunale di Colonia chiedendo la sospensione della decisione del BfV. Il tribunale ha accolto il ricorso di AfD sostenendo che i servizi segreti non avrebbero fatto abbastanza per non far trapelare all’esterno la notizia, violando un accordo di riservatezza e mettendo a rischio la garanzia di pari opportunità dei partiti. Ha quindi revocato il diritto del BfV di intraprendere ulteriori azioni contro AfD finché il tribunale non avrà preso una decisione riguardo il primo ricorso di AfD.