Non si può avere un’opinione su tutto
Scriveva Giorgio Manganelli nel 1983, invitando gli intellettuali a evitare le interviste telefoniche
«Credo di essere contrario al cannibalismo, ma prima vorrei pensarci, e poi vorrei introdurre dei distinguo. E sulla moda, sul sesso, sull’amore, sull’adolescenza, non ho idee. Se le avessi, sarei nel Tibet a fare il Dalai Lama».
Giorgio Manganelli, E se dicessimo “no” alle interviste telefoniche?, dal Corriere della Sera del 3 marzo 1983
Perché bisogna dire no alle interviste telefoniche
Un gigantesco Giorgio Manganelli sul Corriere, 1983 pic.twitter.com/BmQykazoRk
— Roberta Scorranese (@MadameSwann) March 1, 2021
Giorgio Manganelli (1922-1990) fu giornalista, scrittore, traduttore, curatore editoriale, critico letterario e docente, tra i teorici più noti della Neoavanguardia. Collaborò con molti giornali e riviste, tra cui La Stampa, Il Giorno, L’espresso, Il Mondo e il Corriere della Sera.
In questo editoriale pubblicato dal Corriere, polemizza affabilmente su un genere giornalistico fatto di articoli tenuti insieme da pareri di intellettuali, ottenuti superficialmente al telefono.