La Roma ha detto di aver rinunciato alla costruzione del nuovo stadio a Tor di Valle
La società di calcio della Roma ha detto di aver rinunciato alla costruzione del suo nuovo stadio nel quartiere romano di Tor di Valle, dopo quasi 10 anni da quando si cominciò a parlare del progetto. In una delibera del consiglio di amministrazione della società del 26 febbraio si legge che «sulla base degli approfondimenti condotti da advisor finanziari, notarili e legali di primario standing, nonché alla luce delle ultime comunicazioni di Roma Capitale [il comune di Roma], ha verificato che non sussistono più i presupposti per confermare l’interesse all’utilizzo dello stadio da realizzarsi nell’ambito dell’attuale progetto immobiliare relativo all’area di Tor Di Valle, essendo quest’ultimo progetto divenuto di impossibile esecuzione».
I progetti per costruire un nuovo stadio per la Roma erano cominciati nel 2012, dopo che la società era stata comprata dall’imprenditore statunitense James Pallotta. L’area periferica di Tor di Valle era stata scelta in accordo con il comune di Roma, ma i cambi di amministrazione cittadina avevano complicato lo sviluppo del progetto, che nella sua versione iniziale prevedeva anche la costruzione di grattacieli ed edifici per servizi commerciali. La giunta comunale guidata da Virginia Raggi è quella che ha chiesto le revisioni più profonde del progetto e che si è mostrata meno favorevole alla sua attuazione. A pochi mesi dalle nuove elezioni amministrative a Roma, i lavori per lo stadio non sono ancora cominciati. Nel comunicato diffuso venerdì 26, la Roma ha comunque confermato di voler ancora costruire un nuovo stadio «discutendo in modo costruttivo tutte le ipotesi, inclusa Tor di Valle».