Da lunedì Piemonte, Lombardia e Marche saranno in zona arancione
Basilicata e Molise passeranno invece in zona rossa, la Liguria passerà in zona gialla e la Sardegna sarà in zona bianca
Da lunedì 1 marzo, Piemonte, Lombardia e Marche saranno in zona arancione. Lo hanno scritto su Facebook Attilio Fontana, presidente della Lombardia, Alberto Cirio, presidente del Piemonte, e Francesco Acquaroli, presidente delle Marche, spiegando di essere stati informati della cosa con una telefonata da parte del ministro della Salute Roberto Speranza. Molise e Basilicata, invece, passeranno in zona rossa, come confermato dai presidenti di regione Vito Bardi e Donato Toma, mentre la Liguria passerà in zona gialla e la Sardegna passerà in zona bianca.
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La Sardegna è la prima regione italiana ad entrare in zona bianca, la zona con minori restrizioni secondo la classificazione del rischio introdotta a inizio gennaio. In zona bianca sono inserite le regioni con un livello di rischio basso e un’incidenza settimanale dei contagi inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per 3 settimane consecutive. Le regole per le riaperture saranno stabilite dalla regione in accordo con il ministero.
Per le regioni in zona arancione restano in vigore le regole generali, come il coprifuoco dalle 22 alle 5, mentre dalle 5 alle 22 non è necessario motivare gli spostamenti all’interno del proprio comune. Non ci si può spostare tra comuni se non per motivi di lavoro, salute o necessità, ma si può sempre rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione (quindi anche spostandosi tra regioni): l’abitazione è considerata il posto in cui si vive «con una certa continuità e stabilità», quindi le persone che vivono abitualmente nella stessa casa possono ricongiungersi.
I negozi possono rimanere aperti, ma devono rispettare le linee guida già in vigore, per esempio contingentando gli ingressi e facendo mantenere il distanziamento fisico. In zona arancione è sempre vietato consumare cibi e bevande sia all’interno dei locali delle attività di ristorazione che nelle loro adiacenze: bar e ristoranti potranno lavorare soltanto con le consegne da asporto e quelle a domicilio. Come in zona gialla, la vendita con asporto di cibi e bevande è consentita dalle 5 alle 22, ma dalle 18 è vietata alle attività che svolgono servizio di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande.
In area arancione resta in vigore anche la “deroga sulle visite”, secondo cui è possibile spostarsi una volta al giorno, dalle 5 alle 22, per fare una visita a una sola casa (di chiunque, amici o parenti) che si deve trovare nel proprio comune. In questo spostamento si può essere al massimo in due, eventualmente accompagnati da minori di 14 anni, persone disabili o non autosufficienti senza restrizioni di numero.
In zona rossa gli spostamenti sono consentiti solo per lavoro, salute o necessità, o per rientrare al domicilio, residenza o abitazione. Tutti i negozi non essenziali sono chiusi, ristoranti e bar possono fare asporto (i bar solo fino alle 18) e consegne a domicilio.