I nuovi colori delle regioni, in vigore da domenica
Campania, Molise e Emilia-Romagna passeranno dalla zona gialla a quella arancione, nessuna regione passerà in zona rossa
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che a partire da domenica 21 febbraio cambierà le restrizioni in vigore in alcune regioni italiane per contenere la pandemia da coronavirus.
L’ordinanza, firmata sulla base dell’analisi dei dati settimanali del COVID-19, prevede che Campania, Molise ed Emilia-Romagna passino dalla zona gialla a quella arancione. In zona arancione è consentito muoversi liberamente solo all’interno del proprio comune; ci si può spostare al di fuori solo per motivi lavorativi, di salute o situazioni di necessità. Queste tre regioni si aggiungono a Umbria, Abruzzo, Toscana, Liguria e provincia autonoma di Trento, che si trovano in zona arancione da una settimana.
Tutte le altre regioni rimarranno in zona gialla, cioè quella con le minori restrizioni: ci si può muovere liberamente all’interno della propria regione o provincia autonoma senza bisogno di autocertificazione, ma resta in vigore il coprifuoco notturno tra le 22 e le 5. È ancora una zona gialla “rinforzata”, quindi gli spostamenti verso altre regioni (anche se in zona gialla) sono permessi solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute almeno fino al 25 febbraio.
Restrizioni locali
Non ci sono regioni interamente in zona rossa, quella dove si registra il maggior rischio epidemiologico, ma ci sono alcuni territori sottoposti alle regole della zona rossa: dalla scorsa settimana lo sono la provincia di Perugia e i comuni di Amelia e San Venanzo, in provincia di Terni. Dal 12 febbraio in Abruzzo sono in zona rossa le province di Pescara e Chieti, per almeno 14 giorni. Nel Lazio ci sono invece tre comuni in zona rossa: Colleferro, Carpineto, in provincia di Roma, e Roccagorga, in provincia di Latina.
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La provincia autonoma di Bolzano, che per tutta la durata della pandemia si è mossa con particolare indipendenza, con una nuova ordinanza a partire dal 14 febbraio ha previsto misure più restrittive rispetto alla zona arancione che le era stata assegnata.
Per ridurre al minimo i contatti tra le persone in tutta la provincia autonoma sono state vietate le visite ad amici e parenti, e resteranno aperti solo i negozi di generi alimentari e di «beni di uso quotidiano». I bar non possono più fare asporto, mentre ai ristoranti è permesso. È stato inoltre consentito di andare a lavoro, svolgere attività urgenti e inderogabili e andare a trovare un o una partner anche fuori dal proprio comune, mentre si potrà partecipare alle funzioni religiose solo all’interno del proprio comune. Le nuove misure resteranno in vigore fino al 28 febbraio.
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