Il governo dei Paesi Bassi dovrà rimuovere il coprifuoco contro il coronavirus
Lo ha stabilito un tribunale dell'Aia, sostenendo che la misura non sia stata presa in una situazione di vera emergenza
Un tribunale dell’Aia, nei Paesi Bassi, ha ordinato al governo olandese di eliminare il coprifuoco imposto per contenere la pandemia da coronavirus, e che secondo il giudice violerebbe la libertà di movimento e limiterebbe quella di riunione. Il tribunale ha sostenuto che il coprifuoco, attualmente in vigore dalle 21 alle 4.30 di notte, è stato imposto da una legge di emergenza senza però che ci fosse una reale situazione di “grave emergenza”. In altre parole, ha sostenuto che ci sarebbe stato il tempo per sottoporre la questione a un voto del Parlamento, senza ricorrere a una legge speciale del 1996 destinata alle sole situazioni di emergenza.
Il governo – che si occupa degli affari correnti, dopo essersi dimesso lo scorso mese – ha detto di voler ricorrere in appello. Non è ancora chiaro se la sentenza avrà effetto immediato: il governo ha chiesto al tribunale di sospendere la decisione e aspettare l’esito dell’appello, il tribunale ha fatto sapere che prenderà una decisione oggi pomeriggio.
Nei Paesi Bassi il coprifuoco era entrato in vigore il 23 gennaio, ma era stato molto contestato: nei giorni successivi c’erano state manifestazioni in diverse città del paese che chiedevano di rimuoverlo.
La sentenza è stata una vittoria soprattutto per il gruppo Virus Waarheid, che aveva portato il caso di fronte al tribunale e che da mesi contesta le misure restrittive imposte dal governo olandese per contenere l’epidemia. Il governo olandese, comunque, ha detto di stare già lavorando per approvare una legge di emergenza che sostituisca l’attuale, nel caso in cui il giudice decida di non sospendere la decisione. Intanto il primo ministro olandese, Mark Rutte, ha chiesto pubblicamente di continuare ad aderire al coprifuoco, indipendentemente dalla decisione del giudice.