Facebook limiterà i profili legati alla giunta militare del Myanmar per contenere la disinformazione dopo il colpo di stato
Venerdì Facebook ha detto che limiterà i profili del social network legati alla giunta militare del Myanmar, che lo scorso primo febbraio aveva preso il potere attraverso un colpo di stato.
Facebook ha spiegato che l’obiettivo delle restrizioni è «ridurre il numero di persone che possono vedere i contenuti» di due profili in particolare, ovvero la pagina ufficiale della giunta militare e quella di un suo portavoce: secondo Facebook, dopo aver preso il potere e arrestato tutti i principali leader del partito di maggioranza, tra cui Aung San Suu Kyi, che era di fatto capo del governo, i generali hanno «continuato a diffondere disinformazione». Questi profili non compariranno più tra le pagine suggerite sul social network.
Facebook ha specificato che le limitazioni riguarderanno anche «qualsiasi altra pagina controllata dalla giunta che dovesse violare ripetutamente le nostre politiche sulla disinformazione». Il direttore delle politiche pubbliche di Facebook nel sud-est asiatico, Rafael Frankel, ha detto che allo stesso tempo il social network «sta proteggendo i contenuti, compresi gli interventi politici, che permettono ai birmani di esprimersi e di mostrare al mondo cosa sta succedendo nel loro paese».
Dal primo febbraio centinaia di migliaia di cittadini stanno protestando in tutto il Myanmar contro il colpo di stato: anche oggi si stanno tenendo centinaia di manifestazioni con l’occasione dello Union Day, la festa nazionale che celebra gli accordi del 12 febbraio 1947 per l’indipendenza dal Regno Unito e la fondazione di una repubblica unita, che poi si chiamò Unione di Birmania.
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