Come pulire un computer, dentro e fuori
Cioè come pulirlo dalla polvere e dallo sporco, ma anche liberarlo dai vecchi file accumulati che finiscono col rallentarlo
Una delle cose che molti hanno imparato lavorando da casa è che tenere in ordine l’ambiente di lavoro aiuta a mantenere anche un certo ordine mentale. Il principale “ambiente di lavoro” per molti è un computer, e anche quello andrebbe pulito periodicamente. Non solo dalla polvere e dalla sporcizia dovuti all’uso (o al fatto che ci facciamo colazione sopra, o che ogni tanto ci passeggia sopra un gatto), ma anche dai file che negli anni si accumulano nella memoria interna. Whitson Gordon, un giornalista americano che si occupa di tecnologia e di come farla durare, ha scritto alcuni articoli su come fare entrambe le cose.
Pulire un computer dallo sporco
La cosa principale da procurarsi prima di iniziare con le pulizie è un panno in microfibra, perché è morbido, delicato e ha una carica elettrostatica che attrae la polvere. Va bene una qualsiasi pezzuola per gli occhiali di quelle che molti hanno in casa, ma chi non ne ha una può comprare queste di Eco-Fused che avevamo provato e che sono abbastanza grandi per un computer portatile. Oltre alla pezzuola, possono tornare utili anche uno spray ad aria compressa, un cotton fioc e dell’alcol isopropilico. La cosa fondamentale da sapere è che, a prescindere dallo stato di sporcizia del computer, non bisogna mai e poi mai spruzzarci o versarci sopra sostanze liquide. Prima di iniziare, è sempre meglio spegnere il computer e staccarlo dall’alimentatore o da altri cavi.
Come usare lo spray ad aria compressa
Se vedete capelli, briciole o grumi di sporcizia accumulati nelle fessure, tra i tasti o nelle porte d’ingresso dei vari cavi, il consiglio è di cominciare con lo spray ad aria compressa. L’ideale è far uscire l’aria a piccoli getti, perché facendone uscire tanta tutta insieme si rischia che si condensi e inumidisca il computer. Per lo stesso motivo, anche il primo spruzzo conviene farlo lontano dal computer. Apple suggerisce di usare lo spray ad aria compressa anche nel caso in cui un tasto sia bloccato o non funzioni: il modo migliore per farlo è tenere il computer in modo che la tastiera sia inclinata e poi spruzzare l’aria in direzioni diverse girando il computer prima su lato e poi sull’altro.
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Chi ha un computer con ventole che fanno rumore, può provare a pulirle capovolgendolo da chiuso (se è un portatile) e aprendo il pannello inferiore usando un cacciavite. Le viti dei computer non sono tutte uguali, quindi se le togliete tenete a mente dov’erano e dove andranno rimesse. Per togliere la polvere (o i peli di animali domestici) accumulata in questa parte del computer, potete usare rapidi spruzzi di aria compressa: se lo fate sulle ventole, è meglio tenerle ferme con le mani per evitare che comincino a girare troppo velocemente. Se non vi sentite sicuri ad aprire il pannello inferiore, valutate la possibilità di portare il computer a pulire in un negozio.
Come pulire con panno e alcol
Dopo aver liberato da polvere e sporcizia le parti interne e le fessure più nascoste, potete passare il panno in microfibra asciutto e senza pelucchi su tutto il computer, soprattutto su schermo e tastiera. In questo modo il grosso della polvere (anche quella sollevata dallo spray) dovrebbe venire via. Nel caso in cui ci siano macchie o impronte unte di dita, si può inumidire leggermente il panno con dell’acqua. Secondo Gordon non serve comprare i prodotti specifici che vendono i negozi di tecnologia: non perché non funzionino, ma perché per il costo che hanno secondo lui non vale la pena.
Se ci sono macchie o incrostazioni che non vanno via col panno umido, non usate detergenti, solventi o candeggina, ma provate strofinando lo sporco con dell’alcol isopropilico, inumidendo un cotton fioc o il solito panno. Prima di farlo, l’ideale sarebbe consultare il sito del produttore del vostro computer per essere sicuri che i materiali di cui è fatto non si rovinino con l’alcol. Apple, Acer, Dell e Lenovo, per esempio, dicono di usare l’alcol isopropilico al 70 per cento (sempre su un panno, mai direttamente sul computer) per pulire schermi, tastiere e altre parti del computer fatte di materiali duri e non porosi (per esempio sono porosi i poggiapalmi di alcuni computer), ma sempre facendo attenzione a non far entrare umidità nelle fessure.
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Come togliere il cattivo odore
Alcuni computer continuano ad avere un cattivo odore anche dopo la pulizia. In quel caso si può usare del carbone: per esempio, Gordon consiglia di usare la sabbia delle lettiere dei gatti che contiene anche carbone proprio per assorbire gli odori. Se si lascia il computer in un sacchetto chiuso con un po’ di sabbia per almeno 24 ore il problema dovrebbe risolversi.
Liberare la memoria del computer
Il primo consiglio di Gordon per mettere ordine nel computer, quando comincia a comparire l’avviso che vi segnala che la memoria è quasi piena, è partire dalle cose grosse. È inutile cancellare tanti piccoli file poco pesanti se da anni teniamo nel computer video, videogiochi e programmi che occupano tantissimo spazio e che non ci ricordiamo neanche di avere. Anche perché, dice lui, più cose si cancellano e più si rischia di perdere qualcosa di importante. Chi usa un computer con sistema operativo Windows 10 può andare su “Impostazioni”, “Sistema” e “Archiviazione” per vedere i file più pesanti in ogni categoria ed eliminarli. Chi ha Apple può cliccare sulla mela in alto a sinistra, andare su “Informazioni su questo computer”, cliccare su “Archiviazione” e poi su “Gestisci”. Con il tasto destro si può buttare nel “Cestino” tutto quello che non si usa più, ricordandosi poi di svuotarlo.
Per chi è già arrivato a questo punto, ma continua ad avere la memoria molto piena e vorrebbe fare un’indagine più approfondita, Gordon suggerisce due programmi che si possono scaricare gratuitamente e che individuano le cose che occupano più memoria sul computer, andando a pescarle in luoghi insospettabili (almeno per chi non ha molta dimestichezza con i computer): uno è WinDirStat, l’altro è Disk Inventory X.
E i file temporanei?
Se sentite spesso parlare di file temporanei e avete deciso che volete liberarvi anche di quelli, Gordon dice che potete farlo, ma non è una soluzione definitiva. I file temporanei infatti sono dei file che i programmi creano come backup, cioè per avere di riserva le copie di quello che facciamo nel caso in cui per qualche motivo ci capiti di perderlo. Anche eliminandoli quindi si andranno a riformare molto in fretta semplicemente usando quei programmi.
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Per cancellare questi file con Windows 10 basta andare su “Start” e poi su “Pulizia del disco”. In alcuni casi si possono avere anche delle opzioni dettagliate per gestirli: per esempio eliminare solo quelli che non si usano da almeno un anno, oppure spostare i file poco usati su OneDrive, il servizio di archiviazione in cloud di Microsoft. Su un Mac non c’è modo di fare lo stesso, ma si può scaricare gratuitamente CCleaner, un programma per trovare e rimuovere file temporanei e altri file che non si usano.
Come aumentare la memoria del computer
Se avete dei file di cui non avrete più bisogno, ma che preferite conservare per sicurezza, Gordon consiglia di usare un servizio di archiviazione in cloud come OneDrive o Dropbox (ma vanno bene anche Google Drive o iCloud) o un disco rigido esterno, cioè un dispositivo che funziona come una grossa chiavetta dove archiviare i file e andarli a prendere all’occorrenza. La memoria dei servizi di archiviazione in cloud può quasi sempre essere aumentata con il pagamento di una rata mensile o annuale.
Una soluzione molto pratica per ampliare la memoria del computer è usare una scheda SD o un’unità flash USB, entrambe si possono comprare online e sono talmente piccole e discrete che si inseriscono nel computer senza che diano fastidio. In generale, il consiglio di Gordon è di valutare attentamente anche la memoria interna quando vi troverete a dover comprare un computer nuovo: la spesa sarà più alta ma potrebbe portare a un risparmio sul lungo periodo.
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