Ai Mondiali di sci c’è troppa neve
La prima giornata di gare a Cortina d'Ampezzo è stata rinviata per la nevicata di domenica, la seconda invece è stata annullata per nebbia
I Mondiali di sci di Cortina d’Ampezzo sono stati inaugurati domenica e sarebbero dovuti iniziare lunedì, ma i circa 80 centimetri di neve caduti sulle piste negli ultimi giorni hanno fatto saltare la prima giornata di gare. La combinata femminile, inizialmente prevista come gara d’apertura, è stata rinviata a lunedì prossimo, mentre il supergigante maschile previsto martedì è stato rinviato a giovedì. Il supergigante femminile, invece, si sarebbe dovuto disputare martedì pomeriggio, ma è stato annullato a causa della nebbia che circondava la partenza della pista Olympia delle Tofane. Qui il calendario aggiornato delle gare.
A complicare l’organizzazione dei Mondiali è stata principalmente la forte nevicata che ha interessato il nord del Veneto tra domenica e lunedì. Negli ultimi due giorni oltre 300 persone tra organizzatori e militari, e una quindicina di macchine, hanno lavorato ininterrottamente per rimuovere la neve in eccesso caduta sulle piste già battute in vista dell’inizio delle gare. La neve fresca e poco compatta rappresenta infatti un rischio per la sicurezza degli atleti, e in questi casi non c’è nulla che si possa fare, se non aspettare che il tempo cambi.
La situazione a Cortina è completamente diversa da quelle viste in tante delle maggiori competizioni sciistiche internazionali degli ultimi anni, caratterizzate invece dalla mancanza di neve, come nel caso delle Olimpiadi invernali di Pyeongchang del 2018. Anche per quelle di Pechino 2022 la totale mancanza di neve è uno degli aspetti sui quali gli organizzatori stanno lavorando di più dal giorno dell’assegnazione. Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha spiegato che l’abbondanza di neve a Cortina non rappresenta un grosso problema per lo svolgimento dei Mondiali, e che anzi può rendere ancora più caratteristico l’evento.
Cortina sta ospitando la 46ª edizione dei Mondiali di sci — iniziata ufficialmente domenica e in programma fino al 21 febbraio — per la prima volta dal 1956 e a circa cinque anni di distanza dalle Olimpiadi invernali del 2026 che ospiterà insieme a Milano. Era dal 2005 a Bormio che i Campionati mondiali non si svolgevano in Italia. La manifestazione è inoltre il primo grande evento sportivo organizzato dall’Italia nella pandemia. Non ci sarà il pubblico e per limitare i contatti tra tutte le persone coinvolte, l’organizzazione ha creato delle “bolle” per separare i vari gruppi presenti a Cortina: quella degli atleti e dello staff, per esempio, da quella di volontari, fornitori e militari.
La Nazionale italiana si presenta con una squadra competitiva, sfortunatamente però priva della sua unica campionessa olimpica, Sofia Goggia, che una settimana fa si è fratturata il piatto tibiale del ginocchio destro nella tappa di Coppa del Mondo a Garmisch, in Germania. Dominik Paris è l’italiano più quotato nella discesa libera maschile, mentre nel femminile le maggiori speranze sono su Federica Brignone, quinta nella classifica del supergigante in Coppa del Mondo e sesta in quella generale, e su Marta Bassino, prima in Coppa del mondo nello slalom gigante e quarta in generale.
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