Il Sudafrica ha sospeso l’inizio del programma vaccinale con AstraZeneca
Il ministro della Salute sudafricano, Zweli Mkhize, ha annunciato che l’inizio del programma di somministrazione del vaccino contro il coronavirus sviluppato dalla società biofarmaceutica AstraZeneca in collaborazione con l’Università di Oxford è stato temporaneamente sospeso. Secondo le autorità sanitarie, i test clinici non hanno dato prove sufficienti che questo vaccino possa essere efficace contro la cosiddetta “variante sudafricana”, che si è ampiamente diffusa nel paese e che sembra essere in grado di rendere il coronavirus più contagioso.
La scorsa settimana il Sudafrica aveva ricevuto un milione di dosi del vaccino di AstraZeneca che avrebbero dovuto essere somministrate al personale sanitario a partire dalla metà di febbraio. Secondo quanto osservato dai test clinici, che hanno coinvolto circa 2mila volontari dall’età media di 31 anni, il vaccino di AstraZeneca offrirebbe una «protezione minima contro i casi moderati e gravi» di COVID-19 causati dalla mutazione sudafricana del virus. Secondo le autorità sanitarie, inoltre, i partecipanti ai test erano troppo pochi e molto giovani, ed è anche per questa ragione che i dati non permetterebbero di valutare correttamente l’efficacia del vaccino contro i sintomi più gravi, che solitamente sono più frequenti nelle persone dai 55 anni in su.
Il Sudafrica ha circa 58 milioni di abitanti. Al momento nel paese sono stati accertati più di 1 milione e 470mila contagi da coronavirus e oltre 46mila morti per cause legate alla COVID-19.
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