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  • Domenica 7 febbraio 2021

Non sarà un Super Bowl come gli altri

Anche con un pubblico ridotto, dalla finale del football americano si attendono cose speciali, non solo per la sfida tra i due famosissimi quarterback

Il Raymond James Stadium di Tampa, dove si giochera il Super Bowl della NFL (Mike Ehrmann/Getty Images)
Il Raymond James Stadium di Tampa, dove si giochera il Super Bowl della NFL (Mike Ehrmann/Getty Images)

Il Super Bowl, l’evento più seguito dello sport nordamericano, si disputerà nella notte tra domenica e lunedì al Raymond James Stadium di Tampa, in Florida. Per la prima volta in oltre cinquant’anni di storia, la finale della NFL verrà giocata nello stadio di una delle due finaliste, i Tampa Bay Buccaneers, che affronteranno i campioni in carica dei Kansas City Chiefs. Questo è soltanto uno dei tanti motivi per cui un po’ tutti, dai tifosi alla stampa, ritengono il Super Bowl di quest’anno un evento più speciale del solito.

1. La sfida generazionale tra quarterback

Al Super Bowl di Tampa il ruolo più celebre del football sarà rappresentato da due quarterback famosissimi e molto diversi fra loro. Quando Tom Brady, il giocatore più vincente nella storia del football americano, vinse il suo primo Super Bowl nel 2001, Patrick Mahomes aveva appena sei anni. Due decenni dopo, il primo fa ancora la differenza in campo e ha riportato i Buccaneers in finale dopo diciotto anni; l’altro cercherà di difendere il titolo vinto l’anno scorso a Miami, per la prima volta in carriera, contro i San Francisco 49ers.

Brady ha 43 anni ed è alla sua prima stagione a Tampa dopo aver lasciato i New England Patriots, la squadra che ha portato alla vittoria di sei Super Bowl su dieci disputati in vent’anni. Senza di lui, in questa stagione i Patriots non sono riusciti nemmeno a raggiungere i playoff. Brady non è mai stato un “predestinato” e ha sempre dovuto faticare moltissimo anche solo per ottenere un posto da titolare: ma lo ha sempre fatto, dal liceo alla NFL. A detta di molti, e numeri alla mano, è il migliore di sempre.

Patrick Mahomes e Tom Brady avversari nel 2019 (Maddie Meyer/Getty Images)

Il suo avversario, Mahomes, ha invece tutte le caratteristiche del predestinato. Per cominciare, è figlio di Pat Mahomes, ex lanciatore dei Boston Red Sox e dei New York Mets. È cresciuto nel mondo del professionismo e gioca a Kansas City dal 2017. In due anni ne è diventato il quarterback titolare e lo scorso febbraio ha portato i Chiefs alla vittoria del Super Bowl dopo cinquant’anni dal loro primo titolo. Mahomes è stato il primo quarterback della cosiddetta nuova generazione, contraddistinta da atletismo e versatilità, ad aver vinto il titolo della NFL. Dopo aver ottenuto tutto questo, lo scorso luglio ha firmato uno dei contratti più ricchi nella storia dello sport professionistico: guadagnerà circa 50 milioni di dollari all’anno (bonus compresi) per i prossimi dieci e resterà a Kansas City fino a 35 anni, quindi per la maggior parte della carriera, se non tutta.

2. Due squadre completamente diverse

Kansas City è campione in carica e, anche se a detta di molti non ha disputato un campionato esaltante, ha concluso la stagione regolare con il più alto numero di vittorie e il minor numero di sconfitte. Viene descritta come una squadra completa e senza veri e propri punti deboli: sulla carta la più forte del campionato. Nel corso della stagione, a dimostrazione della qualità dei suoi giocatori, Mahomes è diventato il quarterback ad aver impiegato meno tempo a raggiungere le 10.000 yard lanciate, mentre il tight end Travis Kelce ha stabilito un nuovo record per yard percorse in ricezione in una sola stagione da un giocatore del suo ruolo. Il loro allenatore, Andy Reid, arriva a giocarsi il terzo Super Bowl in carriera a 62 anni, dopo averne perso uno nel 2005 con i Philadelphia Eagles — proprio contro i Patriots di Brady — e vinto il secondo nella passata stagione.

Tampa Bay Buccaneers lo scorso novembre (Mike Ehrmann/Getty Images)

Tampa Bay non disputava i playoff da tredici stagioni e da diciotto mancava dal Super Bowl. Prima di quest’anno era considerata semplicemente una squadra minore. È allenata dal 2019 da Bruce Arians, vincitore di due Super Bowl, ma sempre da assistente. Avere Brady in squadra ha in un certo senso “costretto” i Buccaneers a fornirgli i migliori compagni possibili, e in breve tempo. Sono stati quindi ingaggiati due giocatori che Brady conosceva bene, ma che avevano apparentemente smesso di giocare.

Il primo, Rob Gronkowski, aveva vinto tre Super Bowl con Brady in New England, ma dopo quello del 2018 si era ritirato, alternando poi comparsate televisive a una breve carriera nel wrestling della WWE. L’altro, Antonio Brown, ha una storia ancora più particolare. Nel 2018 chiese di essere ceduto ai Pittsburgh Steelers, che quindi lo scambiarono con gli Oakland Raiders. Anche lì però non si trovò bene, tanto da provare in ogni modo a farsi cacciare, anche congelandosi i piedi in crioterapia. Quando venne licenziato si fece riprendere a esultare nel giardino di casa. Fu poi ingaggiato proprio dai New England Patriots, dove durò poche settimane prima di essere nuovamente licenziato dopo essere stato accusato di molestie sessuali.

3. Si gioca in un contesto senza precedenti

Se c’è un singolo evento meno indicato degli altri da organizzare durante una pandemia globale, è proprio il Super Bowl. Normalmente, infatti, prevede una settimana fitta di eventi concentrati in una città che in quei giorni accoglie decine di migliaia di visitatori. La partita, poi, si gioca in stadi che non ospitano mai meno di 70.000 spettatori, senza contare le migliaia di addetti tra spalti e campo. La scelta di giocare al Raymond James di Tampa, tuttavia, si è rivelata fortunata, dato che le sue dimensioni sono tutto sommato contenute, se paragonate a quelle degli stadi più grandi. Domenica ci saranno 25.000 spettatori, 7.500 dei quali saranno operatori sanitari già vaccinati.

Lo stadio del Super Bowl (Mike Ehrmann/Getty Images)

Solitamente le due squadre finaliste si trasferiscono nella città del Super Bowl con una settimana di anticipo: quest’anno i Chiefs arriveranno a Tampa un giorno prima mentre i Buccaneers non avranno bisogno di muoversi. Nelle ultime due settimane, ogni componente delle due squadre è stato testato due volte al giorno, per evitare ogni tipo di rischio, e finora non sono stati riscontrati casi di positività. Dall’inizio della stagione, le circa 15.000 persone coinvolte in tutta la NFL sono state testate complessivamente quasi 1 milione di volte, e 700 sono state le positività riscontrate.

4. Lo spettacolo e gli spot televisivi

La popstar canadese The Weeknd – nome d’arte di Abel Tesfaye – sarà il protagonista dell’atteso spettacolo dell’intervallo, uno dei palcoscenici più ambiti dagli artisti, che l’anno scorso a Miami fu affidato a Shakira e Jennifer Lopez per celebrare le comunità ispaniche del luogo. Lo spettacolo rimane curato dall’agenzia Roc Nation del rapper newyorkese Jay-Z, partner artistico della lega, e sponsorizzato come al solito da Pepsi, azienda che però quest’anno diminuirà la sua presenza negli ambitissimi spazi pubblicitari disponibili nel corso di una partita vista ogni anno da oltre 100 milioni di telespettatori soltanto negli Stati Uniti.


Secondo l’alternanza fra i canali televisivi, negli Stati Uniti il Super Bowl di Tampa sarà trasmesso dalla CBS, che ha impiegato più del solito a vendere tutti gli spazi pubblicitari, a causa delle ristrettezze economiche causate dalla pandemia. Quest’anno il prezzo per uno spot standard da 30 secondi era compreso tra i 5 e 6 milioni di dollari. Secondo le agenzie pubblicitarie coinvolte nella realizzazione degli spot, l’evento ha richiesto dei contenuti diversi da quelli proposti negli anni passati, principalmente a causa del momento delicato che si sta vivendo e per le restrizioni diffuse in tutto il paese che limiteranno i ritrovi e i tradizionali party organizzati in occasione dell’evento. Negli spot realizzati per la partita ci saranno, tra i tanti, Michael B. Jordan, Serena Williams, Matthew McConaughey, Don Cheadle e Will Ferrell.

5. Si gioca in Florida: in Italia non sarà troppo complicato seguirlo

Per il secondo anno di fila la città del Super Bowl è in Florida, sulla costa orientale, e questo vuol dire che il fuso orario sarà ancora leggermente favorevole agli spettatori europei. In Italia verrà trasmesso a partire dalla mezzanotte in chiaro dalla Rai, su Rai 2 e in streaming tramite Rai Play, con la telecronaca di Vezio Orazi e Brock Olivo, ex giocatore e assistente di NFL. Lo trasmetterà anche la piattaforma online Dazn — accessibile in abbonamento da pc, tablet, smart TV e console al costo di 9,99 euro mensili — con la telecronaca di Matteo Gandini, Roberto Gotta e Giorgio Tavecchio, l’unico giocatore italiano in NFL.

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