Il colore delle regioni non cambia, tranne che in Sardegna
Che da lunedì torna "gialla", mentre in quattro regioni sono state decise delle "zone rosse" limitate ad alcuni comuni
Nel corso della settimana che comincia lunedì 8 febbraio rimangono in vigore le ultime ordinanze relative alle restrizioni disposte nelle regioni italiane per contenere la pandemia da coronavirus, firmate il 29 gennaio dal ministro della Salute, Roberto Speranza, e valide fino al 15 di febbraio. Ci sono però alcune novità che entreranno in vigore a partire da lunedì.
Quasi tutte le regioni italiane sono in “zona gialla”, mentre Umbria, Puglia, Sicilia e provincia autonoma di Bolzano sono in “zona arancione” (in quest’ultima saranno in vigore da lunedì misure più restrittive per contenere il contagio). Lunedì invece la regione Sardegna passa dalla “zona arancione” a quella “gialla”, dopo la scadenza dell’ordinanza firmata il 23 gennaio dal ministro della Salute.
In Umbria, inoltre, a causa del rapido aumento dei contagi, la presidente di regione Donatella Tesei ha firmato un’ordinanza per mettere tutti i comuni della provincia di Perugia e sei comuni della provincia di Terni in “zona rossa” fino al 21 febbraio. Eugenio Giani, presidente della regione Toscana, ha scritto su Facebook che anche il comune di Chiusi, in provincia di Siena ma al confine con l’Umbria, sarà in “zona rossa” fino al 14 febbraio.
In Abruzzo, il presidente di regione ha firmato un’ordinanza che impone la “zona rossa” tra il 6 e il 13 febbraio nei comuni di Tocco da Casauria, Atessa e San Giovanni Teatino, e che impone il ritorno della didattica a distanza in tutte le scuole superiori della regione. In Sicilia, la regione ha imposto la “zona rossa” tra il 5 e il 15 febbraio nel comune di Tortorici, in provincia di Messina.
Cosa si può fare in “zona gialla”
Secondo le regole valide fino al 15 febbraio, in zona gialla ci si può muovere liberamente all’interno della propria regione o provincia autonoma senza bisogno di autocertificazione, anche se resta in vigore il coprifuoco notturno tra le 22 e le 5. Gli spostamenti verso altre regioni (anche altre regioni in zona gialla) sono permessi solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Tra le 5 e le 18 si potranno consumare cibi e bevande all’interno di bar e ristoranti, che nel resto della giornata potranno comunque operare per il servizio da asporto o consegna a domicilio. Le risposte del governo alle domande poste più di frequente (FAQ) specificano che dalle 18 alle 22 la vendita con asporto è però «vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande».
Come anche in area arancione, in zona gialla nelle giornate festive e prefestive continuano a rimanere chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, con l’eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. In zona gialla mostre e musei saranno visitabili con capienza ridotta dal lunedì al venerdì ma saranno chiusi nel fine settimana.