La Corte penale internazionale ha annunciato di avere giurisdizione sui territori palestinesi
I giudici della Corte penale internazionale, il tribunale internazionale con sede all’Aia, nei Paesi Bassi, hanno deciso che la corte può indagare e giudicare sui presunti crimini di guerra commessi nei territori palestinesi. Sulla questione c’erano dubbi data la condizione particolare di alcuni territori palestinesi che vengono considerati dalle principali istituzioni internazionali come territori occupati da Israele. Il primo ministro israeliano, che nega questa condizione, ha commentato la decisione della Corte sostenendo che sia mossa da «puro antisemitismo» e che la Corte voglia indagare su «falsi crimini di guerra».
A fine 2019 la procuratrice capo della Corte Fatou Bensouda aveva dichiarato che c’erano sufficienti presupposti per aprire un’indagine per crimini di guerra nei territori della Cisgiordania, di Gerusalemme Est e della Striscia di Gaza. Bensouda aveva nominato sia l’esercito israeliano sia gruppi palestinesi come Hamas come possibili responsabili.
Tuttavia, non era chiaro se la Corte avesse o meno l’autorità per aprire un procedimento che riguardasse quei territori. Con la decisione annunciata ora dalla Corte l’indagine potrà probabilmente iniziare.
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