A Hong Kong le scuole saranno sempre più filocinesi
Sono state introdotte nuove regole che insegneranno fin dall'asilo a rispettare la contestata legge sulla sicurezza nazionale
Giovedì il dipartimento che si occupa dell’Istruzione a Hong Kong ha diffuso una circolare contenente regole e linee guida per far applicare la contestata legge cinese sulla sicurezza nazionale nelle scuole. La circolare si rivolge ad asili, scuole primarie e secondarie (a esclusione delle scuole internazionali e di altre scuole private) e ha l’obiettivo di inculcare negli studenti, fin da quando sono piccoli, concetti di storia e cultura cinese per scoraggiare ogni tentativo di ribellione contro il governo filocinese di Hong Kong, che negli ultimi due anni è stato più volte contestato, anche violentemente.
L’obiettivo delle nuove regole, si legge nella circolare, «è creare un ambiente e un’atmosfera scolastici pacifici e ordinati, approfondire la comprensione degli studenti dello sviluppo del paese e della sicurezza nazionale, migliorare il senso di identità nazionale e far crescere gli studenti come buoni cittadini rispettosi della legge». La circolare è molto dettagliata ed invita esplicitamente le scuole e gli insegnanti a far rispettare la legge sulla sicurezza nazionale, anche attraverso manifesti, volantini e libri, e vietando a qualunque studente di portare in classe oggetti che possano servire a contestare la norma. È vietata quindi ogni forma di attività politica che si opponga al governo filocinese all’interno delle scuole.
Le nuove regole verranno applicate già negli asili, dove ai bambini dovrà essere insegnata una maggiore conoscenza della «storia cinese, della cultura cinese e dell’educazione morale». Questo servirà a «costruire gradualmente l’identità degli studenti come cinesi e getterà così le basi per l’educazione alla sicurezza nazionale», si legge nella circolare. Questi concetti verranno ampliati e approfonditi nelle scuole primarie, dove gli studenti verranno istruiti a cantare l’inno nazionale e ad alzare la bandiera, e si insegnerà l’importanza di istituzioni come l’Esercito popolare di liberazione cinese.
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Gli insegnanti avranno il compito di correggere ogni comportamento contrario alla legge sulla sicurezza nazionale, e nei casi più gravi (per esempio se si scoprirà che uno studente è coinvolto in attività di propaganda politica contraria al governo) potranno chiedere il sostegno di funzionari pubblici o della polizia. Gli stessi insegnanti saranno sottoposti al controllo del rispetto della legge da parte degli altri insegnanti e degli studenti stessi, che dovranno denunciare eventuali comportamenti scorretti, così come avviene già in Cina, dove da tempo agli studenti è affidato il compito di informare le autorità nel caso un insegnante abbia una condotta sovversiva.
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Tra il materiale informativo che il dipartimento sta utilizzando per promuovere le nuove regole c’è anche un video in cui si mostra l’importanza della legge sulla sicurezza nazionale. Il video è realizzato con cartoni animati ed è evidentemente rivolto a studenti molto giovani, con un gufo nel ruolo dell’insegnante, ma utilizza anche termini molto tecnici e affronta questioni di sicurezza che non potrebbero essere colte da uno studente delle scuole primarie: si parla dell’importanza dell’esercito, ma anche di quella della polizia nel contrastare crimini informatici e intrusioni nei sistemi informatici statali da parte di potenze straniere.
Nel video si dice che la legge sulla sicurezza nazionale «è stata emanata per il bene del continuo sviluppo e della prosperità a lungo termine di Hong Kong» e si sostiene, falsamente, che anche in altri paesi sarebbero state adottate leggi simili, tra cui Francia, Australia, Regno Unito e Stati Uniti.