La compagnia mineraria brasiliana Vale pagherà 7 miliardi di dollari come risarcimento per il crollo di una sua diga
I familiari delle 270 persone che nel gennaio 2019 morirono nel crollo di una diga a Brumadinho riceveranno un risarcimento di 7 miliardi di dollari da Vale, la compagnia mineraria brasiliana a cui apparteneva la diga. È una cifra che in futuro potrebbe anche aumentare per risarcire lo stato di Minas Gerais, in cui si trovava la diga, dei danni ambientali ed economici. Già così, comunque, l’accordo raggiunto per il risarcimento da parte di Vale è il più grande di questo tipo nella storia del Brasile.
Per il crollo della diga, avvenuto 12 dicembre 2019, sono state incriminate 16 persone, tra cui l’ex presidente Fabio Schvartsman. Oltre a causare la morte di 270 persone, il crollo della diga a Brumadinho, causò gravi problemi ambientali, in particolare lungo il corso del fiume Paraopeba.
Vale è la maggior produttrice di minerali di ferro e nickel al mondo e già nel 2015, a Mariana, sempre nel Minas Gerais, era crollata una diga gestita da una joint venture tra Vale e l’australiana BHP Billiton. Morirono 19 persone e 60 milioni di metri cubi di detriti delle attività minerarie finirono nel fiume Doce, attraverso cui poi raggiunsero l’oceano Atlantico, causando un enorme disastro ambientale.