Yoshiro Mori, presidente del Comitato organizzatore delle Olimpiadi di Tokyo, è stato molto criticato per alcuni commenti sessisti
Il presidente del Comitato organizzatore delle Olimpiadi di Tokyo 2020, Yoshiro Mori, è stato molto criticato per aver fatto commenti sessisti durante un incontro online con il Comitato olimpico giapponese, mercoledì 3 febbraio. Riferendosi alla proposta del Comitato di includere più donne nella sua amministrazione, passando dall’attuale 20 per cento al 40 per cento, Mori ha detto che durante le riunioni le donne parlano troppo e che per via del loro «forte senso di rivalità, se una alza la mano per parlare poi anche tutte le altre vorranno parlare». Mori ha anche aggiunto che «se si aumenta il numero di donne, poi bisognerà limitare in qualche modo il tempo in cui possono parlare, altrimenti non si fermeranno mai, che è un problema».
Le parole di Mori, che ha 83 anni ed era stato primo ministro dal 2000 al 2001, sono state molto criticate sia sui social media che da politici e sportivi, nonché dal Comitato stesso. Dopo l’incontro, la direttrice del Comitato, Kaori Yamaguchi, campionessa di judo per dieci anni consecutivi tra il 1978 e il 1987, ha detto che «l’uguaglianza di genere e il riguardo per le persone con disabilità dovevano essere una certezza per i giochi olimpici di Tokyo» e ha definito il commento di Mori «infelice». Diverse persone hanno chiesto le sue dimissioni e su Twitter in Giappone sta circolando molto l’hashtag “Mori, dimettiti”. Giovedì Mori si è scusato, ammettendo che il suo commento era stato «inappropriato», ma ha detto di non avere intenzione di lasciare il ruolo.
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