«Solo il Papa è infallibile», dice la Commissione Europea
Lo ha spiegato il capo degli addetti stampa della Commissione per motivare un pasticcio compiuto sul nuovo meccanismo di controllo per l'esportazione dei vaccini
Lunedì mattina, nella quotidiana conferenza stampa che la Commissione Europea tiene alle 12 per i giornalisti, il portavoce Eric Mamer ha dovuto spiegare un pasticcio compiuto dalla Commissione fra venerdì 29 e sabato 30 gennaio che riguardava la fornitura di vaccini contro il coronavirus dall’Unione Europea all’Irlanda del Nord. Mamer ha ammesso che la Commissione ha compiuto «un errore». Non si è però scusato esplicitamente, dicendo che «solo il Papa è infallibile».
Mamer è il capo degli addetti stampa della Commissione nonché il portavoce personale della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen: quando parla ai giornalisti, lo fa a nome della Commissione.
EU justifies #article16 Northern Ireland "mistake" saying, "only the Pope is infallible". #brexit #coronavirus #vaccine pic.twitter.com/5Mkb48XIik
— Georg von Harrach (@georgvh) February 1, 2021
Il guaio era iniziato venerdì, quando la Commissione aveva annunciato che nel nuovo meccanismo di controllo per l’esportazione di vaccini al di fuori dell’Unione Europea sarebbe stata compresa anche l’Irlanda del Nord. Poco dopo però sia il governo nordirlandese sia il governo britannico avevano fatto notare che una decisione del genere avrebbe comportato controlli e rallentamenti al confine fra Irlanda e Irlanda del Nord, uno scenario che era stato evitato con cura anche dagli accordi su Brexit per scongiurare nuove tensioni fra i due paesi. Nella notte fra venerdì e sabato la Commissione aveva modificato la misura, inserendo l’Irlanda del Nord fra i paesi esenti dal meccanismo di controllo.
«Solo il Papa è infallibile» è un vecchio proverbio che si ritrova in varie lingue europee. Prende spunto dalla cosiddetta infallibilità papale prevista dalla fede cattolica: cioè la necessità di prendere per vero quello che il Papa sancisce come verità di fede e di morale. Questo concetto è stato ribadito più volte dalla Chiesa, ed era contenuto nelle conclusioni del Concilio Vaticano II, l’ultima riforma della dottrina compiuta dalla Chiesa.