I magistrati della polizia penitenziaria russa hanno chiesto di condannare Alexei Navalny fino a tre anni e mezzo di carcere
I magistrati della polizia penitenziaria russa hanno chiesto di condannare fino a un massimo di tre anni e mezzo di carcere Alexei Navalny, il più noto oppositore del presidente Vladimir Putin arrestato il 17 gennaio al ritorno dalla Germania dove nei mesi precedenti era stato curato per un avvelenamento ordinato secondo lui – e secondo molte ricostruzioni – dai servizi di sicurezza russi.
Navalny si trova in carcere per un ordine preventivo di custodia cautelare che durerà per 30 giorni. I magistrati della polizia penitenziaria, che in Russia si occupano anche delle persone in libertà vigilata, hanno però accusato Navalny di aver violato la propria libertà vigilata mentre si trovava in Germania per riprendersi dall’avvelenamento (Navalny ha respinto ogni accusa). Di conseguenza hanno chiesto che il tribunale che si occupa del suo caso applichi la controversa condanna di tre anni e mezzo che aveva ricevuto nel 2014 per corruzione, e che era stata sospesa.
Il tribunale dovrebbe prendere una decisione sulla richiesta della polizia penitenziaria martedì 2 febbraio, quando è prevista una nuova udienza del processo.
Da circa una settimana proseguono in tutta la Russia estese manifestazioni di protesta contro l’arresto di Navalny e il governo di Putin. Domenica 31 gennaio più di 5.300 persone sono state arrestate dalla polizia per aver partecipato alle proteste.