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  • Mercoledì 27 gennaio 2021

A che punto siamo con la “lotteria degli scontrini”

Dopo un paio di rinvii, a febbraio dovrebbe partire, seppur non proprio a pieno regime, con una prima estrazione prevista per marzo

(Valerio Portelli/LaPresse)
(Valerio Portelli/LaPresse)

In Italia, di “lotteria degli scontrini” – un sistema a premi basato sulle ricevute d’acquisto, organizzato dal governo contrastare l’evasione fiscale – si iniziò a parlare in modo concreto nel 2019, insieme al cashback di stato. Entrambi, infatti, fanno parte del Piano Italia Cashless, pensato per favorire l’uso di pagamenti elettronici e ridurre l’evasione fiscale. A differenza del “cashback di stato”, già partito a dicembre, la lotteria degli scontrini deve invece ancora partire. Avrebbe dovuto farlo già nell’estate 2020, e poi dall’1 gennaio di quest’anno. Invece, anche a causa della pandemia, è stata rinviata due volte. Ancora non c’è una data certa e ufficiale, ma sembra essere arrivata la volta buona. Il Sole 24 Ore parla, infatti, di una probabile partenza prevista per l’1 febbraio, con la prima estrazione mensile che dovrebbe essere calendarizzata per venerdì 12 marzo.

Un rapido ripasso
Dal punto di vista di chi vorrà parteciparvi, il funzionamento della lotteria sarà piuttosto semplice. Basta andare sul sito appositamente creato dal governo, inserire il proprio codice fiscale e ottenere quindi il proprio “codice lotteria”, che – una volta attiva la lotteria – andrà mostrato agli esercenti dopo aver fatto un pagamento. In breve, a ogni euro speso corrisponderà un biglietto virtuale della lotteria degli scontrini, un sistema a estrazione che – una volta a pieno regime – avrà estrazioni settimanali, mensili e annuali, sia per gli acquirenti che per gli esercenti. Per gli acquirenti (chi paga) i premi settimanali saranno di 25mila euro e quello annuale di 5 milioni di euro; per gli esercenti si parla di premi settimanali da 5mila euro e di un premio annuale da 1 milione di euro.

Il sito di riferimento per la lotteria degli scontrini spiega inoltre che l’Agenzia delle dogane e dei monopoli – l’ente pubblico responsabile della lotteria – «potrà effettuare il pagamento esclusivamente mediante bonifico bancario o, per i soggetti sforniti di conto bancario, con assegno circolare non trasferibile». Per chi avesse altri dubbi, sul sito ci sono le immancabili FAQ e maggiori informazioni per gli esercenti.


Perché questi ritardi
A chiedere il rinvio della partenza della “lotteria degli scontrini” – che tra le altre cose sarebbe dovuta partire in un periodo in cui molti negozi, in certe regioni, nemmeno possono aprire – sono stati i negozianti, così da poter avere il tempo per adeguarsi, e adeguare i loro registratori di cassa, all’iniziativa. A questo proposito, il sito di riferimento parla della necessità di «qualche settimana in più per adeguare il software del registratore di cassa telematico» così da dare agli acquirenti «più possibilità di partecipare alla lotteria». Il sito spiega anche che «la definizione della data di avvio» dipenderà da «un provvedimento a doppia firma dei vertici dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e dell’Agenzia delle entrate».

– Leggi anche: L’inizio di Wikipedia

A che punto siamo
Come detto, ancora non c’è niente di ufficiale e le conseguenze della pandemia potrebbero farsi sentire anche sulla lotteria, ma sembra che la lotteria degli scontrini sia finalmente pronta per partire, almeno in parte. Il Sole 24 Ore ha scritto infatti che anche se «sarà una partenza a macchia di leopardo», l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli «sono alle prese con gli ultimi dettagli del provvedimento attuativo che fisserà la data di partenza e le regole del gioco».

Con riferimento alla partenza “a macchia di leopardo”, il Sole 24 Ore  ha spiegato, per esempio, che sebbene la lotteria potrebbe partire già da febbraio, «la segnalazione dei consumatori di eventuali rifiuti da parte di esercenti e commercianti ad acquisire il codice lotteria scatterà soltanto dal 1° marzo 2021» e che per gli esercenti ci sarà tempo fino al 1° aprile per «adeguarsi al nuovo tracciato (la versione 7.0) e quindi aggiornare i registratori telematici». In breve, servirà verificare due cose: «che il registratore telematico sia adeguato per acquisire il codice lotteria e per trasmettere i dati» o che, in alternativa, il registratore telematico permetta – con un apposito tasto o con una specifica configurazione – di segnalare che un pagamento «è avvenuto con modalità tracciabile».

Sempre il Sole 24 Ore parla anche di un “webinar” (un seminario via internet) organizzato il 26 gennaio dall’Agenzia delle entrate durante il quale – alla presenza di «stakeholder e rappresentanti delle associazioni di categoria» – «è stato stilato una sorta di vademecum operativo in vista del debutto».

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