Una serie Marvel diversa dalle altre
Nei primi episodi di "WandaVision" non ci sono supercattivi e combattimenti spaziali, e i protagonisti vivono in una specie di vecchia sitcom
L’ultima serie tv dei Marvel Studios è molto diversa da quello a cui aveva abituato la casa di produzione da cui sono usciti i più famosi e visti film di supereroi degli ultimi vent’anni. È uscita a partire dal 15 gennaio sulla piattaforma di streaming di Disney, proprietaria di Marvel, e si chiama WandaVision. Ma al posto degli arcinemici spaziali e degli spettacolari effetti speciali tipici dei film degli Avengers, è una specie di sitcom ambientata in un quartiere residenziale della provincia americana. O meglio: è quello che sembra dalle prime puntate (ne sono uscite tre, finora).
WandaVision è una miniserie, cioè una serie tv con un numero predeterminato e limitato di episodi (in questo caso nove, di mezz’ora ciascuno), ed è la prima sui supereroi di Marvel a essere distribuita da Disney+. Per ora si possono guardare i primi tre episodi, ognuno dei quali dura un po’ più di 30 minuti. A differenza di quanto succede su Netflix, Disney+ renderà disponibile una nuova puntata alla settimana.
La serie è ambientata dopo il film Avengers: Endgame e ha per protagonisti Wanda Maximoff e Visione, due personaggi dell’universo cinematografico Marvel interpretati da Elizabeth Olsen e Paul Bettany, che però appaiono da subito in un contesto surreale e assai diverso da quello dei film degli Avengers. Sembrano infatti i protagonisti di una sitcom degli anni Cinquanta in bianco e nero, con tanto di applausi e risate di un pubblico invisibile (il titolo del primo episodio è “Girato davanti a un pubblico in studio”).
Nel mondo della sitcom i due personaggi sono una coppia di neosposi che va a vivere in un quartiere residenziale nella cittadina di Westview: Wanda fa la casalinga, Visione lavora come impiegato ed entrambi devono nascondere i propri poteri a vicini e colleghi. Ma le cose cambiano in fretta: il secondo e il terzo episodio di WandaVision continuano a essere puntate di una fittizia sitcom chiamata proprio WandaVision, ma l’ambientazione cambia sconfinando negli anni Settanta, con il bianco e nero che viene sostituito dal colore.
Fin dai primi episodi succedono continuamente cose strane, non si capisce perché Wanda e Visione si trovino in questo mondo televisivo, e si intuisce che probabilmente non lo sanno nemmeno loro: sembrano piuttosto confusi su cosa stiano facendo a Westview e si capisce che c’è qualcosa che non torna. Ogni tanto, ad esempio, i personaggi della serie sembrano incepparsi. Con che tipo di realtà hanno a che fare i due protagonisti? I personaggi secondari della serie conoscono il loro segreto? Ci sono diversi piani di lettura nei primi episodi della serie: la si può guardare come una sequenza di puntate di sitcom diverse, ognuna con una sua trama interna, ma anche come una serie di piccoli indizi per svelare il mistero di come i supereroi Wanda e Visione siano finiti lì.
La scenografia e i dialoghi di WandaVision ricordano quelli delle vecchie sitcom americane, a partire da Lucy ed io e The Dick Van Dyke Show, con riferimenti a Vita da strega e Strega per amore, in cui la protagonista femminile ha dei poteri magici in parte simili a quelli di Wanda. Jac Schaeffer, principale autrice della serie, ha spiegato che alla formula tipica delle sitcom – «quando cominci a guardarne una sai che ti farà sentire bene e che ogni episodio avrà un lieto fine» – WandaVision aggiunge un elemento «inquietante» che mette tutto in discussione. Se c’è tutto un lato comico nei tentativi di Wanda e Visione di ambientarsi tra le altre famiglie del quartiere, di costruire la propria “casa” ed essere “normali”, si capisce che per i personaggi c’è in ballo qualcosa di grosso. Il regista Matt Shakman ha detto che la serie racconta una storia «di lutto e trauma» ma anche «di come possiamo aggrapparci alla speranza».
Un’altra grande differenza tra WandaVision e gli altri film e serie tv Marvel è che, almeno per i primi 90 minuti, non si sa chi sia il cattivo e nemmeno se ce ne sarà uno. Chi conosce i fumetti Marvel ha più strumenti per provare a interpretare cosa succeda – Alex Abad-Santos di Vox ha spiegato perché e come qui – ma probabilmente per godersi la serie è meglio scoprire tutto pian piano. Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, ha detto al New York Times che WandaVision è da un lato un modo per dare spazio a due personaggi complessi che finora nell’Universo cinematografico Marvel ne avevano avuto poco (ne hanno molto di più nei fumetti ), e dall’altro una celebrazione della storia delle sitcom americane.
Nel film del 2015 Avengers: Age of Ultron, in cui erano stati presentati i personaggi di Wanda Maximoff e Visione, il supercattivo Ultron, un’entità artificiale che voleva distruggere l’umanità, reclutava i gemelli Wanda e Pietro Maximoff, originari dell’immaginario paese esteuropeo di Sokovia. I due hanno dei superpoteri per via degli esperimenti dell’HYDRA, l’organizzazione terroristica contro cui gli Avengers hanno combattuto a lungo. Pietro può correre a velocità superumane e Wanda può manipolare le menti, creare campi di energia e spostare gli oggetti con il pensiero.
Nel corso del film (spoiler! ma sono tutte cose da sapere per guardare WandaVision) Wanda e Pietro passano dalla parte degli Avengers, poi Pietro viene ucciso da Ultron. Anche lui però è a sua volta sconfitto e ucciso: da Visione, un altro essere artificiale con un corpo da androide, che prende vita grazie a una pietra magica, la Gemma della Mente. In Captain America: Civil War Wanda e Visione sono innamorati ma combattono su fronti opposti. In Avengers: Infinity War invece vorrebbero vivere una serena vita di coppia, ma la guerra contro il supercattivo Thanos glielo impedisce. Alla fine del film Visione viene ucciso da Thanos che vuole impossessarsi di tutte le Gemme dell’Infinito, compresa quella incastonata nella fronte dell’androide. Wanda invece scompare quando Thanos elimina metà dell’umanità. Torna in vita però in Avengers: Endgame.
Tutte queste vicende si possono ripassare guardando due video da 7 minuti dedicati a Wanda e Visione disponibili su Disney+. Fanno parte di Marvel Studios: Legends, una serie di video fatta apposta per ricordarsi cosa è successo nel corso dei 23 film dell’Universo cinematografico Marvel. Di Wanda sappiamo anche che sarà tra i personaggi di Doctor Strange and the Multiverse of Madness, che dovrebbe uscire nel 2022.