Il processo di impeachment contro Trump inizierà l’8 febbraio
È il risultato di un accordo tra Democratici, che volevano iniziare prima, e Repubblicani, che avevano proposto il 15 febbraio
Il Senato statunitense avvierà il processo di impeachment contro l’ex presidente Donald Trump l’8 febbraio. Dieci giorni fa Trump era stato formalmente accusato dalla Camera di avere fomentato l’attacco al Congresso compiuto dai suoi sostenitori il 6 gennaio. Il Senato presenterà comunque le sue accuse contro Trump lunedì 25 gennaio alle 19, ora americana. Nel frattempo continuerà a svolgere alcune importanti funzioni, come votare i membri del gabinetto proposto dall’attuale presidente Joe Biden e discuterà il suo progetto di rilancio economico dopo la crisi causata dal coronavirus.
La decisione di iniziare l’8 febbraio è il risultato di un compromesso fra Repubblicani e Democratici. I Repubblicani avevano inizialmente chiesto di ritardare l’inizio del processo fino al 15 febbraio, spiegando che gli avvocati di Trump erano stati assunti soltanto giovedì scorso e avevano bisogno di tempo per prepararsi. I Democratici invece volevano chiudere la questione al più presto per concentrarsi sull’operato della nuova presidenza Biden. Il presidente Biden ha cercato di tenersi alla larga dalla questione; venerdì ha detto che era a favore di un rinvio se il Senato avesse continuato a svolgere le sue funzioni.
La Camera dei deputati aveva approvato l’istituzione di un processo per impeachment per Trump lo scorso 13 gennaio; ora la pratica è passata al Senato che dovrà tenere il processo e poi votare sulla sua rimozione, che avverrà se saranno d’accordo almeno i due terzi dei senatori. L’accusa formulata dai Democratici è di avere «istigato l’insurrezione» di centinaia di propri sostenitori, che il 6 gennaio avevano attaccato il Congresso statunitense mentre certificava l’elezione di Biden a prossimo presidente degli Stati Uniti.
Trump è l’unico presidente americano a trovarsi sotto impeachment per la seconda volta; la prima era avvenuta all’inizio del 2020 per le pressioni sul presidente ucraino affinché aprisse un’indagine contro Joe Biden.