Il nuovo Studio Ovale di Joe Biden
Come da tradizione, il nuovo presidente degli Stati Uniti ha cambiato l'arredo del suo ufficio, ma le modifiche hanno un significato più politico che estetico
Com’è consuetudine a ogni insediamento di un nuovo presidente degli Stati Uniti, il 20 gennaio, dopo il giuramento di Joe Biden come presidente, lo Studio Ovale, cioè l’ufficio presidenziale nella Casa Bianca, è stato riarredato. Dopo poche ore da quando il presidente uscente Donald Trump aveva abbandonato la Casa Bianca, lo Studio Ovale è stato modificato secondo i gusti di Biden. Le modifiche all’arredo non sono solo estetiche, ma riflettono anche il pensiero politico del presidente di turno.
Biden, ad esempio, ha fatto sostituire il quadro del presidente Andrew Jackson, che Trump aveva fatto mettere alla sinistra della sua scrivania, con quello di Benjamin Franklin, uno dei Padri fondatori degli Stati Uniti. Ha colpito molto inoltre la scelta di mettere alle spalle della scrivania, tra le foto di famiglia, il busto di Cesar Chavez, sindacalista e attivista per i diritti dei braccianti agricoli ispanici: anche in questo caso si tratta di un segnale politico, tant’è vero che nel suo primo giorno da presidente Biden ha proposto di concedere la green card a tutti i lavoratori agricoli privi di documenti regolari.
Tra le altre novità dello Studio Ovale ci sono i busti di Martin Luther King e dell’attivista per i diritti civili Rosa Parks, oltre a quelli dei presidenti Harry Truman e Abraham Lincoln e di Robert Kennedy, fratello del presidente John Fitzgerald Kennedy, morto assassinato nel 1968 durante la campagna elettorale per le primarie del Partito Democratico. Tra le altre cose, Biden ha fatto esporre un pezzo di pietra lunare nella libreria alla sinistra della scrivania e ha cambiato il tappeto di colore chiaro che aveva messo Trump con un nuovo tappeto di colore blu, con al centro lo stemma presidenziale.
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