Il primo ministro olandese ha proposto di introdurre un coprifuoco a partire dalle 20.30
Durante una conferenza stampa, mercoledì pomeriggio, il primo ministro olandese Mark Rutte ha proposto di introdurre un coprifuoco dalle 20.30 alle 4.30 del mattino; in questa fascia oraria ci si potrà spostare soltanto per motivi di lavoro, emergenza o necessità primarie. La misura deve ancora essere approvata dal Parlamento, che ne discuterà giovedì.
Tra le misure di sicurezza proposte oggi c’è anche la sospensione a partire dal 23 gennaio di tutti i voli e dei collegamenti via nave col Regno Unito, e dei voli in arrivo da altri 16 paesi, tra cui Sudafrica, Suriname, Brasile e Argentina. Secondo quanto proposto, oltre a dimostrare di aver effettuato un tampone con esito negativo prima della partenza, i passeggeri che arriveranno nei Paesi Bassi via aereo dagli altri paesi dovranno sottoporsi a un test antigenico al momento dell’arrivo. Le nuove misure consentirebbero inoltre di ricevere visite da parte di una sola persona al giorno, maggiore di 13 anni, anziché due.
Nelle ultime tre settimane nei Paesi Bassi i casi di contagio sono calati progressivamente, ma secondo le autorità sanitarie del paese è necessario introdurre nuove restrizioni per impedire la diffusione delle nuove varianti del coronavirus. Le misure serviranno per permettere tra le altre cose la riapertura delle scuole, prevista dopo il prossimo 9 febbraio: secondo il Comitato di gestione dell’emergenza entro quella data il coprifuoco «potrebbe aver ridotto in maniera significativa e opportuna il numero totale di contagi» e l’indice Rt – ovvero il numero medio di infezioni secondarie generate da una persona infetta – «dell’8-13 per cento».
Secondo i dati ufficiali, nei Paesi Bassi a oggi sono stati accertati più di 900mila casi di contagio e oltre 13mila morti per cause legate al coronavirus. I Paesi Bassi hanno circa 17 milioni di abitanti.