Alexei Navalny rimarrà in custodia cautelare per 30 giorni
Fino a quando non sarà convalidata la sua condanna per un processo precedente: la prossima udienza è fissata per il 29 gennaio
Alexei Navalny, il più noto e combattivo oppositore del presidente russo Vladimir Putin, dovrà passare i prossimi 30 giorni in custodia preventiva in attesa di un’udienza in cui verrà stabilito se abbia violato o meno gli obblighi di una precedente sentenza detentiva. Domenica sera Navalny era stato arrestato in un aeroporto di Mosca, al suo rientro in Russia per la prima volta dallo scorso agosto: negli ultimi cinque mesi, infatti, era stato in Germania, dove era stato curato da un avvelenamento ordinato secondo lui – e secondo molte ricostruzioni – dai servizi di sicurezza russi.
Dopo essere stato arrestato, Navalny è stato trattenuto in custodia in un luogo rimasto ignoto e non ha potuto parlare con i propri avvocati per più di 15 ore. Questa mattina è stato infine sottoposto a un’udienza in un’aula della stazione di polizia di Chimki, poco fuori Mosca, durante la quale sono stati chiariti i termini della custodia preventiva. Olga Mikhailova, la sua principale avvocata, è stata informata dell’udienza soltanto pochi minuti prima dell’inizio.
L’arresto di Navalny è relativo a una presunta violazione dei termini di una condanna della fine del 2014, quando era stato condannato a 3 anni e mezzo di carcere con sospensione della pena per essersi appropriato in maniera indebita di circa 30 milioni di rubli (circa 335mila euro, oggi) da una filiale dell’azienda di cosmetici francese Yves Rocher.
Nel dicembre del 2020, quando Navalny si trovava in Germania ormai da quattro mesi, le autorità russe avevano contestato la violazione dei termini della sua condanna. Se adesso venisse condannato, Navalny potrebbe dover scontare la pena di 3 anni e mezzo, meno i 10 mesi che aveva già trascorso agli arresti domiciliari. La prossima udienza si terrà il 29 gennaio, ma Navalny rimarrà comunque in custodia almeno fino al 15 febbraio.
Oggi Navalny ha fatto un appello ai concittadini sui social network affinché scendano in piazza per manifestare contro il governo russo, invitandoli a «non tacere e a resistere».
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