Il Friuli Venezia Giulia potrà continuare a finanziare tramite sussidi il costo della benzina, ha deciso la Corte di Giustizia Europea
Giovedì la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che lo sconto sul prezzo del carburante per residenti del Friuli Venezia Giulia, in vigore ormai da più di vent’anni, non viola le leggi europee sulla tassazione dell’energia.
#ECJ: The reduction on the price of fuel for residents of the Regione autonoma Friuli Venezia Giulia does not, in itself, constitute an infringement of the Energy Taxation Directive #Energy #Italyhttps://t.co/ATb3CgbPxg
— EU Court of Justice (@EUCourtPress) January 14, 2021
Dal 1996 l’Italia applica uno sconto sul carburante agli abitanti del Friuli Venezia Giulia per evitare che vadano a rifornirsi in massa in Slovenia, dove il prezzo è molto inferiore. I gestori dei rifornitori di benzina, che scontano il prezzo ai residenti, vengono poi rimborsati dalla regione.
La Commissione Europea ha fatto ricorso contro l’Italia sostenendo che il rimborso delle accise applicabili sulla benzina non sia autorizzato dall’Unione, violando quindi la direttiva europea sulla tassazione dell’energia. Secondo la Corte di giustizia però la Commissione non ha dimostrato che l’Italia applica questa riduzione sotto forma di accise – soggetta alle leggi europee – bensì come rimborso deciso del governo regionale, e ha quindi respinto il ricorso.