È un lavoro bellissimo e qualcuno deve pur farlo
Sull’editoria circolano notizie contraddittorie, tutte vere
Il libro come il panda: a rischio d’estinzione. Il libro minacciato dalla fine della carta, dei lettori. Il libro che, anticiclico per vocazione, recupera, tiene, stupisce. Chi negli ultimi vent’anni ha avuto modo di frequentare la Fiera del libro di Francoforte, l’ha vista assottigliarsi edizione dopo edizione, metro quadro dopo metro quadro. Eppure, nonostante le perdite ingenti, l’assedio di media più veloci e sgargianti, le annate di magra con poche scoperte a rompere l’orizzonte del conformismo editoriale più vieto, i libri resistono, l’editoria resiste: perde pezzi, cambia orizzonti e linguaggi, si distilla in picchi ammirevoli di cura e qualità.
Per capire come è fatta, da dove viene e dove è diretta serve una mappa aggiornata, che dia conto di tutto ciò che di costitutivo e vitale fermenta e si agita nelle viscere di un settore tutt’altro che immune da cambiamenti. L’editoria ha tante facce, tanti modi quanti sono gli editori là fuori. E il lavoro editoriale è in realtà un arcipelago di mestieri, vecchi e nuovi, complementari e molto diversi tra loro. Imparare a leggere l’editoria come fosse, appunto, una mappa, è il necessario preludio alla domanda che ogni aspirante editor, grafico, redattore, product manager eccetera dovrebbe farsi: non già “cosa può fare l’editoria per me” (la risposta rischia di essere: poco), ma “cosa posso fare io per l’editoria.” Quali competenze si annunciano indispensabili al suo sviluppo futuro?
Per rispondere a questa domanda e a molte altre (la nostra preferita: cosa significa pensare editorialmente e che forme tangibili assume quello che abbiamo chiamato il “pensiero editoriale”?) la Scuola Belleville di Milano si è inventata un corso online dal titolo “Libri si diventa”, in partenza il 18 gennaio.
Per riempirlo di punti di vista e contenuti ha chiamato alcuni dei più solidi professionisti su piazza. Mattia Carratello, editor di Sellerio; Cristina De Stefano, scout letteraria; Simone Marchi, film agent e co-fondatore della Malatesta Literary Agency; Giulio Passerini, ufficio stampa per le Edizioni E/O; Mattia Fontana, editor di Mondadori Electa con un passato da caporedattore; Laura Piccarolo, responsabile dell’ufficio diritti Einaudi; Caterina Sonato, già responsabile del digital marketing per il Gruppo Gems; Cristina di Canio, libraia extraordinaire. Un vero e proprio dream team con cui ragionare di editoria. Perché finché ci saranno storie, ci sarà bisogno di qualcuno che le coltivi. Insomma: è un lavoro bellissimo e qualcuno deve pur farlo.