Negli Stati Uniti è stata eseguita la prima condanna a morte federale di una donna dal 1953
Mercoledì mattina, negli Stati Uniti è stata eseguita la prima condanna a morte federale di una donna dal 1953. Lisa Montgomery, 52enne condannata per aver ucciso una donna incinta e aver asportato il suo feto di otto mesi nel 2004, è stata uccisa con un’iniezione nella prigione federale di Terre Haute, in Indiana. L’esecuzione della condanna a morte era stata sospesa in attesa che la Corte Suprema prendesse una decisione su una richiesta di rinvio presentata dagli avvocati di Montgomery e motivata con i suoi disturbi psichiatrici. La richiesta era stata respinta martedì sera e la condanna a morte è stata eseguita poche ore dopo.
Montgomery è stata la prima donna ad essere uccisa dal governo federale statunitense dal 1953, non la prima donna da allora ad essere uccisa con una condanna a morte: negli Stati Uniti le condanne a morte possono essere infatti decise ed eseguite sia a livello statale che a livello federale.
Lo scorso luglio il presidente Donald Trump aveva deciso di ricominciare ad eseguire condanne a morte federali dopo 17 anni di sospensione e da allora ne sono state eseguite 10. Il presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden, è invece un oppositore della condanna a morte e ci si aspetta che interrompa l’esecuzione di quelle federali quando si insedierà il 20 gennaio.
Nel 2004, Montgomery aveva ucciso la 23enne Bobbie Jo Stinnett a Skidmore in Missouri, per rubarle il feto di cui era incinta. Montgomery aveva praticato un parto cesareo su Stinnett, asportando il feto di 8 mesi e riuscendo a tenerlo in vita. Era stata arrestata quando aveva mostrato la bambina neonata in pubblico cercando di farla passare per sua figlia. La bambina, Victoria Jo, è stata poi cresciuta dal padre biologico e oggi ha 16 anni.