Alexei Navalny dice che tornerà in Russia il 17 gennaio

Il principale oppositore di Vladimir Putin lo ha annunciato sui social, aggiungendo che il suo ritorno dopo l'avvelenamento subìto non era mai stato in dubbio

(Navalny instagram account via AP, LaPresse)
(Navalny instagram account via AP, LaPresse)

Alexei Navalny, l’oppositore del governo russo avvelenato lo scorso agosto con un agente nervino, ha annunciato su Instagram che tornerà in Russia il 17 gennaio. Pochi giorni dopo il suo avvelenamento, Navalny era stato portato in Germania per essere curato all’ospedale Charité di Berlino, dove era rimasto in terapia intensiva per più di 20 giorni.

Lo scorso 28 dicembre era stato ordinato a Navalny di presentarsi l’indomani per un controllo nell’ambito di un’indagine a suo carico; se non si fosse presentato, sarebbe stato arrestato. In quell’occasione Navalny aveva risposto che le sue condizioni di salute non gli consentivano di tornare, ma aveva detto di voler tornare nel suo paese non appena si fosse completamente ripreso.

Su Instagram, Navalny ha scritto che i processi a suo carico sono un tentativo di tenerlo lontano dalla Russia, dal momento che è sopravvissuto all’avvelenamento che avrebbe dovuto ucciderlo. Navalny ha sostenuto più volte che dietro al tentativo di avvelenarlo ci sia stato il presidente russo Vladimir Putin, di cui lui è il maggiore oppositore.

 

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Navalny ha spiegato di essere riuscito dopo diverso tempo a fare dell’esercizio fisico, di sentirsi meglio e di poter quindi «finalmente tornare a casa». In un tweet ha sintetizzato le sue riflessioni al riguardo:

Per me non è mai esistita la questione se tornare o meno, mai. Semplicemente perché non me ne sono andato. Ci sono finito in Germania; sono arrivato dentro a un box di terapia intensiva. Il 17 gennaio, domenica, tornerò a casa su un volo della compagnia Pobeda. Ci vediamo lì.