All’Istituto Superiore di Sanità di Roma sono arrivate le prime 47mila dosi del vaccino di Moderna
Oggi intorno a mezzogiorno è arrivato alla sede dell’Istituto Superiore di Sanità, a Roma, il furgone che ha portato in Italia le prime 47mila dosi del vaccino contro il coronavirus prodotto dall’azienda statunitense Moderna. Il vaccino di Moderna era stato autorizzato quattro giorni fa dall’Agenzia Italiana per il Farmaco, dopo che lo scorso 6 gennaio la Commissione Europea ne aveva autorizzato l’utilizzo.
Secondo quanto ha scritto ANSA, ora le dosi del vaccino potrebbero essere distribuite «tra le regioni virtuose, che smaltiscono più rapidamente le dosi». Il vaccino di Moderna prevede due somministrazioni a distanza di 28 giorni e potrà essere somministrato ai maggiori di 18 anni.
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Nell’Unione Europea il vaccino di Moderna sarà disponibile in quantità ridotte rispetto a quello di Pfizer: nell’ambito delle trattative commerciali condotte a nome degli stati membri, la Commissione Europea ha prenotato 180 milioni di dosi da Moderna, contro gli oltre 300 milioni di dosi richieste a Pfizer-BioNTech. Nei test clinici ha fatto rilevare un’efficacia del 94 per cento nel prevenire la COVID-19, simile a quella del 95 per cento fatta riscontrare dalla soluzione di Pfizer-BioNTech. È però meno complicato da conservare perché richiede una temperatura di -20 °C contro i -70 °C richiesti da quello di Pfizer-BioNTech.