I dati sul coronavirus in Italia di oggi, martedì 12 gennaio
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 14.242 nuovi casi positivi da coronavirus e 616 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 26.348 (103 in più di ieri), di cui 2.636 nei reparti di terapia intensiva (6 in meno di ieri). Sono stati analizzati 141.641 tamponi, il 10,1 per cento dei quali positivi. Nella giornata di lunedì i contagi registrati erano stati 12.532 e i morti 448.
Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Veneto (2.134), Sicilia (1.913), Emilia-Romagna (1.563), Lazio (1.381) e Puglia (1.261).
Le principali notizie della giornata
• Il ministero della Salute ha deciso che i test rapidi antigenici possono essere usati per individuare i positivi al coronavirus anche senza il normale tampone, con alcune raccomandazioni. Finora erano considerate casi di Covid-19 unicamente le persone che risultavano positive al tampone molecolare, cioè quello analizzato in laboratorio in cerca di tracce genetiche del virus. Con la nuova circolare, invece, il risultato dei test rapidi antigenici “di ultima generazione” – che funzionano diversamente, sono più veloci ed economici, ma anche meno affidabili – viene equiparato all’esito dei tamponi molecolari. La circolare del ministero prevede anche una soglia di qualità del test e dà una serie di indicazioni sui tempi e le condizioni in cui è effettivamente possibile utilizzare l’antigenico in alternativa al molecolare, che rimane indicato come il metodo più affidabile.
• Intorno a mezzogiorno è arrivato alla sede dell’Istituto Superiore di Sanità, a Roma, il furgone che ha portato in Italia le prime 47mila dosi del vaccino contro il coronavirus prodotto dall’azienda statunitense Moderna. Il vaccino di Moderna era stato autorizzato quattro giorni fa dall’Agenzia Italiana per il Farmaco, dopo che lo scorso 6 gennaio la Commissione Europea ne aveva autorizzato l’utilizzo.
• Martedì, la società farmaceutica AstraZeneca ha presentato la richiesta per ottenere l’approvazione all’uso del suo vaccino contro il coronavirus in Europa. La richiesta di approvazione è stata presentata all’Agenzia europea per i medicinali (EMA), l’agenzia dell’Unione Europea che si occupa di farmaci, che la analizzerà con una procedura accelerata che dovrebbe concludersi entro la fine di gennaio: a quel punto, se non ci saranno problemi, l’EMA potrà raccomandare l’autorizzazione del vaccino alla Commissione Europea, che formalmente potrà permetterne l’utilizzo.
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