I dati sul coronavirus in Italia di oggi, lunedì 11 gennaio
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 12.532 nuovi casi positivi da coronavirus e 448 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 26.245 (203 in più di ieri), di cui 2.642 nei reparti di terapia intensiva (27 in più di ieri). Sono stati analizzati 91.656 tamponi, il 13,7 per cento dei quali positivi. Nella giornata di domenica i contagi registrati erano stati 18.627 e i morti 361.
Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Emilia-Romagna (1.942), Veneto (1.715), Sicilia (1.587), Lombardia (1.488) e Lazio (1.254).
Le principali notizie della giornata
• Da oggi in Lombardia, Emilia-Romagna, Calabria, Veneto e Sicilia sono in vigore misure più rigide rispetto al resto d’Italia. Queste regioni sono diventate “zona arancione” e dovranno pertanto rispettare le restrizioni stabilite dal decreto legge approvato lo scorso 3 dicembre per contrastare la diffusione del coronavirus. Il resto d’Italia tornerà invece in un regime di zona gialla “rafforzata” (le regole della zona gialla “rafforzata” sono qui) fino al 15 gennaio, giorno in cui le regioni verranno di nuovo valutate e in cui scadono i decreti attualmente in vigore.
• Oggi le scuole superiori hanno riaperto in presenza al 50 per cento soltanto in Toscana, Abruzzo e Valle d’Aosta, erano già aperte a Trento e Bolzano, mentre in tutte le altre regioni riapriranno nelle prossime settimane e al momento stanno facendo lezione tramite didattica a distanza. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha detto in un’intervista a Rai Radio 1 che «la didattica a distanza non può più funzionare», aggiungendo che «nelle regioni a fascia gialla tutto è aperto tranne la scuola superiore e questo creerà profonde cicatrici», oltre che un «blackout della socialità». Secondo la ministra «si fa l’errore di credere che la scuola non produca incassi: se io chiudo un negozio so purtroppo quanto ho perso, sulla scuola questo discorso non si fa ma i costi sono altissimi».
• Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha detto a Sky TG24 che nella regione «purtroppo la scorsa settimana l’indice Rt ha avuto un improvviso innalzamento: abbiamo finito la settimana precedente a 1 e la scorsa settimana siamo passati a 1,24». Fontana ha poi aggiunto che «purtroppo stiamo peggiorando» in tutti i parametri e che tenendo conto dei nuovi criteri per definire il colore delle regioni la Lombardia si sta «avvicinando alla zona rossa sicuramente».
• Domenica sera c’è stato un Consiglio dei ministri in cui si è discusso di possibili future modifiche al sistema delle misure differenziate “a colori”, da introdurre nel fine settimana con un nuovo DPCM. Per il testo del provvedimento bisognerà ovviamente aspettarne l’approvazione; come successo tante altre volte in questi mesi, però, sui giornali circolano già ipotesi e retroscena, in cui si parla tra le altre cose di ulteriori limitazioni al servizio di asporto per bar e ristoranti e di una possibile “zona bianca” da applicare nelle regioni con valori di Rt e incidenza settimanale particolarmente bassi. Lunedì mattina il governo si è riunito con i rappresentanti delle regioni per discutere delle misure.
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