Il governo statunitense ha multato Boeing per 2,5 miliardi di dollari per via dei due gravi incidenti degli aerei 737 Max
Il governo statunitense ha multato Boeing, la principale azienda statunitense produttrice di aeroplani, per 2,5 miliardi di dollari (circa 2 miliardi di euro) per via dei due gravi incidenti aerei avvenuti fra il 2018 e il 2019 a causa dei difetti di produzione del nuovo modello 737 Max.
La decisione è arrivata dopo un’inchiesta durata quasi due anni e prevede sia una multa vera e propria di 243 milioni di dollari (circa 2oo milioni di euro) per truffa e associazione a delinquere, sia un risarcimento di 2,2 miliardi di dollari (più o meno 1 miliardo e 800 milioni di euro) alle famiglie delle 346 persone morte durante gli incidenti aerei: quello del volo Lion Air 610, caduto in Indonesia il 28 ottobre 2018, e quello del volo Ethiopian Airlines 302, caduto in Etiopia il 10 marzo 2019.
David Burns, viceprocuratore generale del Dipartimento di giustizia, ha detto che i funzionari della compagnia avevano scelto di seguire «la strada del profitto anziché quella della trasparenza celando informazioni determinanti» alla Federal Aviation Administration (FAA), cioè l’agenzia federale statunitense che si occupa della sicurezza e dei controlli relativi all’aviazione. In diverse occasioni, e anche in un recente comunicato citato dal Guardian, Boeing aveva dato la colpa degli incidenti a due suoi ex dipendenti, che secondo l’azienda non avevano informato il gruppo di valutazione della FAA responsabile dell’addestramento dei piloti che c’erano stati dei cambiamenti nel software relativo alla modalità di volo automatico, chiamato MCAS: i due gravi incidenti erano stati attribuiti proprio ad alcuni difetti di questo software, che aveva portato entrambi gli aerei a scendere in picchiata poco dopo il decollo.
L’utilizzo dei 737 Max era stato sospeso in tutto il mondo a partire dal marzo del 2019 a causa dei due incidenti che avevano sollevato parecchi dubbi sulla loro sicurezza. In particolare, la decisione arrivò dopo l’incidente del volo 302 di Ethiopian Airlines che il 10 marzo del 2019 era partito da Addis Abeba, in Etiopia, ed era precipitato poco dopo il decollo provocando la morte di tutte le 157 persone a bordo, tra cui otto italiani. Dopo circa un anno e mezzo, lo scorso novembre, la FAA ha dato il via libera per far tornare a volare gli aerei 737 Max prodotti dalla Boeing e a inizio dicembre 2020, per la prima volta, l’azienda ha ricevuto un grosso ordine per i 737 Max da parte di Ryanair.
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