È morto a 66 anni Riccardo Cioni, deejay toscano di grande popolarità negli anni Settanta e Ottanta
Riccardo Cioni, deejay radiofonico e animatore di locali famoso soprattutto negli anni Settanta e Ottanta e soprattutto in Toscana, è morto a 66 anni: era stato malato di Covid-19 a dicembre, ma era stato dimesso dall’ospedale. Era nato a Livorno ed era stato uno dei primi in Italia a guadagnare una popolarità rilevante nel ruolo di “deejay” (si era dato il titolo, con cui era noto, di “deejay full time”), lavorando nelle discoteche toscane prima e nazionali poi, in radio, e producendo alcune canzoni dance di qualche successo, come “In America“. Ne scrive il Tirreno, quotidiano di Livorno:
Con Riccardo Cioni non se ne va solo un uomo: se ne va un’epoca, e improvvisamente la generazione dei 50-60enni si scopre più vecchia. Cioni ha attraversato le mode e le generazioni con la forza della sua tecnica unica in consolle: era considerato tra i migliori d’Italia, con Ago Presta e pochi altri, nella tecnica del mix con i dischi di vinile, quelli che venivano chiamati “gli scambi”.
Aveva costruito il suo successo nelle grandi discoteche dell’epoca, su tutte il Green Ship di Lucca, e aveva commercializzato le sue famose “cassette”, i nastri che contenevano i live della serata, che diventarono oggetto di culto negli anni 70-80. Su di lui mise gli occhi anche la tv, fu ospite della trasmissione Discoring, e incise diversi singoli (il più conosciuto fu “In America”).
La morte di Riccardo Cioni è stata commentata sui social network dai più famosi tra i suoi colleghi, giovedì, tra cui Linus e Carlo Conti.