A Shijiazhuang, la capitale della provincia cinese dell’Hebei, ci saranno nuove restrizioni dopo l’accertamento di 231 contagi negli ultimi 5 giorni
Nella città di Shijiazhuang, la capitale della provincia dell’Hebei, circa 300 chilometri a sud-ovest di Pechino, sono state introdotte nuove limitazioni per via del crescente numero di contagi riscontrati nell’area limitrofa alla città negli ultimi giorni, in particolare nel distretto di Gaocheng, a est di Shijiazhuang.
Martedì le autorità avevano detto che nel fine settimana nella provincia dell’Hebei erano stati riscontrati 14 casi di contagio, 11 dei quali proprio a Shijiazhuang, che ha circa 11 milioni di abitanti. Oggi è stato comunicato che nella provincia mercoledì sono stati accertati 117 nuovi casi, di cui 50 con sintomi legati alla malattia COVID-19 e 67 asintomatici. In totale, negli ultimi cinque giorni, nella provincia sono stati riscontrati 231 casi di contagio, 83 con sintomi e 148 asintomatici.
Dopo l’accertamento dei primi nuovi casi, il governo cinese aveva indicato alcune aree della provincia dell’Hebei come zone ad alto rischio. Da mercoledì le scuole sono chiuse, così come i siti turistici, e sono proibiti anche gli assembramenti. Secondo il servizio di informazioni sul traffico aereo VariFlight, alle 10.30 del mattino di giovedì, ora locale, all’aeroporto internazionale di Shijiazhuang era stato cancellato l’84 per cento dei voli in arrivo e l’81 per cento dei voli in partenza. Le autorità locali hanno anche disposto la chiusura temporanea delle stazioni ferroviarie e sospeso i collegamenti interurbani via bus, di fatto impedendo alle persone di lasciare la città.
Tra le altre cose, mercoledì le autorità sanitarie hanno iniziato a fare test molecolari (tamponi) a tappeto arrivando a raccoglierne oltre 2 milioni e 400mila, secondo i dati diffusi dal canale televisivo CGTN, che fa parte della televisione di stato cinese CCTV. Il South China Morning Post, quotidiano di Hong Kong, ha scritto che secondo quanto hanno detto le autorità anti-corruzione cittadine tre funzionari locali sono stati «puniti» per non aver impedito la diffusione dei nuovi contagi.
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