Inizia un grande anno di Spazio

Tra viaggi verso Marte e la Luna, gigantesche astronavi da sperimentare e il lancio di un potentissimo telescopio spaziale, non ci sarà da annoiarsi

Dalla fine dello scorso luglio, un robot grande come un SUV è in viaggio verso Marte. È il rover della NASA Perseverance che, salvo imprevisti, raggiungerà il suolo marziano il prossimo 18 febbraio. Atterrare su Marte non è per nulla semplice e per questo l’arrivo di Perseverance è considerato uno dei più importanti eventi spaziali del 2021. Ce ne saranno comunque diversi altri, a conferma di un periodo ricco di iniziative e sperimentazioni per esplorare nuovi mondi e scoprire qualcosa anche sul nostro.

Hope – 9 febbraio
Marte si trova in media a 254 milioni di chilometri dalla Terra, ma complici i movimenti orbitali dei due pianeti, in alcuni periodi la distanza diminuisce sensibilmente. Quella attuale è di circa 140 milioni di chilometri, nei mesi scorsi era ancora inferiore (meno della metà) e per questo molte agenzie spaziali hanno attuato negli ultimi mesi i lanci delle loro strumentazioni verso Marte.

La prima sonda a raggiungere il pianeta sarà Hope, sviluppata nell’ambito del programma spaziale degli Emirati Arabi Uniti, impegnati a differenziare le loro attività rispetto all’estrazione del petrolio, favorendo anche la ricerca. Hope diventerà un satellite artificiale di Marte e con la propria strumentazione studierà le variazioni dell’atmosfera.

Tianwen-1 – 10 febbraio
Anche la Cina ha inviato verso Marte una propria missione che comprende una sonda (orbiter), che rimarrà in orbita intorno al pianeta, e un robot automatico (rover) che ne esplorerà il suolo. A inizio febbraio entrambi i veicoli spaziali, che hanno viaggiato insieme tra i pianeti, rallenteranno la loro corsa per inserirsi nell’orbita marziana. Il rover si depositerà su Marte in un secondo momento, probabilmente a maggio.

A oggi solamente gli Stati Uniti sono riusciti a far atterrare alcuni rover sulla superficie marziana, superando le grandi difficoltà nel gestire l’atterraggio di robot così ingombranti con procedure automatiche. Un successo della Cina sarebbe un’ulteriore dimostrazione del salto di qualità del programma spaziale cinese degli ultimi anni, che a fine 2020 ha permesso di raggiungere la Luna con un robot per prelevarne alcuni campioni, poi riportati sulla Terra.

Perseverance – 18 febbraio
È una missione che ha richiesto molti anni di preparazione alla NASA, anche se parte del rover è stata realizzata partendo da Curiosity, rover che si trova su Marte da 8 anni e che si è mostrato piuttosto affidabile. Perseverance raggiungerà il suolo marziano con una procedura simile a quella impiegata per Curiosity, con l’utilizzo di un argano volante.

La missione ha lo scopo di rispondere alla domanda delle domande: ci fu mai vita su Marte? Per farlo Perseverance potrà analizzare il suolo ed è anche previsto che prelevi campioni, in vista di future missioni che consentano di recuperarli e di portarli sulla Terra per analisi più approfondite. Il rover è accompagnato da Ingenuity (“Ingegno”), un piccolo drone che ricorda un elicottero: sarà il primo oggetto nella storia delle esplorazioni marziane a decollare dal pianeta e a esplorarne in volo il territorio, seppure compiendo brevi spostamenti.

Perseverance durante una fase di test (NASA)

OSIRIS-REx – Marzo
Lo scorso ottobre, la sonda OSIRIS-REx della NASA si è posata per pochi istanti sulla superficie dell’asteroide Bennu, prelevando alcuni campioni di rocce. La manovra, molto delicata e realizzata a circa 320 milioni di chilometri da noi, ha permesso di raccogliere frammenti che dovranno essere analizzati qui sulla Terra. A marzo, o comunque in primavera, OSIRIS-REx inizierà il proprio viaggio di ritorno verso il nostro pianeta: nel 2023 la sua consegna arriverà a destinazione.

Starliner – Marzo-aprile
Dallo scorso anno, la NASA ha ripreso a portare in orbita i propri astronauti dal suolo degli Stati Uniti grazie a SpaceX, l’azienda spaziale di Elon Musk che ha realizzato una nuova capsula da trasporto impiegata per portare gli equipaggi sulla Stazione Spaziale Internazionale. Avrebbe dovuto fare altrettanto anche Boeing con la propria capsula Starliner, che ha però raccolto numerosi ritardi dopo alcuni problemi tecnici rilevati in uno dei test finali del proprio sistema alla fine del 2019.

Boeing nel 2020 ha lavorato per risolvere i problemi riscontrati e raggiungere gli standard richiesti dalla NASA. La società dovrebbe quindi tentare un nuovo lancio sperimentale della capsula, senza equipaggio, in primavera e in seguito procedere con un volo inaugurale con esseri umani a bordo.

Eclissi lunare – 26 maggio
Un’eclissi lunare totale sarà visibile in parte del Sudest asiatico, in Australia e Oceania, in parte del Canada, degli Stati Uniti e del Sudamerica.

Luna – giugno-novembre
Salvo cambiamenti di programma decisi dalla nuova presidenza di Joe Biden, che inizia a fine gennaio negli Stati Uniti, la Luna per qualche anno sarà al centro delle cronache spaziali. La NASA ha avviato il programma spaziale Artemis con l’obiettivo, molto ambizioso, di portare la prima astronauta sulla Luna nel 2024, a più di 50 anni di distanza dall’ultima esplorazione del nostro satellite naturale con il programma Apollo. Per farlo, la NASA ha deciso di affidarsi a numerose aziende private.

A giugno, l’azienda spaziale statunitense Astrobotic dovrebbe lanciare verso la Luna un proprio lander dimostrativo, per sperimentare nuovi sistemi di trasporto delle strumentazioni verso il satellite, da impiegare anche in futuro in vista delle missioni Artemis. Il lander sarà lanciato con un volo inaugurale del Vulcan Centaur, un nuovo potente razzo realizzato da United Launch Alliance.

(Astrobotic)

Intuitive Machines, un’altra azienda spaziale statunitense, dovrebbe lanciare un proprio lander verso la Luna a fine estate. Il veicolo si chiama Nova-C e può portare fino a un quintale di materiale. L’azienda ritiene di poterne costruire versioni più grandi, per il trasporto di carichi più ingombranti.

Infine, a novembre la NASA dovrebbe effettuare il primo lancio del programma Artemis, utilizzando il proprio Space Launch System (SLS), un potente razzo che ha richiesto anni di sviluppo, accumulando nel tempo enormi ritardi. SLS spingerà in orbita e poi verso la Luna il veicolo spaziale Orion. Raggiunto il nostro satellite naturale, Orion effettuerà alcuni giri intorno alla Luna, prima di ritornare verso la Terra. Il volo sperimentale sarà effettuato senza astronauti a bordo e servirà a verificare l’affidabilità del sistema in vista delle missioni con equipaggi. La sperimentazione interesserà anche il Modulo di servizio realizzato in Europa.


Vega-C – Giugno
L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) dovrebbe effettuare il primo lancio del nuovo razzo Vega-C a giugno, portando a termine una travagliata fase di sviluppo che ha visto coinvolta soprattutto Avio, una delle più importanti aziende aerospaziali italiane. A pieno regime, Vega-C consentirà di portare in orbita satelliti di dimensioni medio-grandi.

Stazione Spaziale Internazionale – Primavera
L’astronauta francese dell’ESA Thomas Pesquet sarà il primo europeo a utilizzare la capsula da trasporto Crew Dragon di SpaceX per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale. La possibilità di effettuare lanci nuovamente dagli Stati Uniti riduce la dipendenza di NASA, ESA e altri dall’Agenzia spaziale russa, fino allo scorso anno l’unica in grado di raggiungere la Stazione grazie alle sue Soyuz.

DART – 22 luglio
La sonda spaziale DART della NASA è stata sviluppata per verificare la possibilità di deviare un asteroide, nel caso in cui la sua traiettoria punti verso la Terra. Il bersaglio della missione è Didymos, un asteroide costituito da un corpo principale e uno secondario più piccolo che gli orbita intorno. L’impatto dovrebbe avvenire nel 2022 ed essere rilevato da LICIACube, un piccolo satellite (cubesat) sviluppato dall’azienda di ingegneria aerospaziale torinese Argotec.


Lucy – ottobre

La missione Lucy della NASA ha lo scopo di fare visita a quattro asteroidi troiani, parte di un sistema di asteroidi che condivide con Giove la propria orbita intorno al Sole. La sonda raccoglierà immagini e dati utili per comprendere meglio come avviene la formazione dei pianeti, visto che gli asteroidi possono essere considerati materiali di scarto dei meccanismi che portarono alla prima fase di formazione del nostro sistema solare. Il primo asteroide sarà raggiunto da Lucy nel 2027; il nome della missione deriva dall’ominide Lucy.

James Webb – 31 ottobre
Dopo anni di ritardi, l’autunno del 2021 potrebbe infine segnare il lancio del James Webb Space Telescope (JWST), un enorme telescopio realizzato dalla NASA in collaborazione con l’ESA e con l’Agenzia spaziale canadese. Avrebbe dovuto essere in orbita già da qualche anno, ma a causa di alcuni problemi nella sua realizzazione il lancio è stato più volte rinviato. Il JWST è lungo quanto due autobus di linea e, una volta operativo, consentirà di osservare galassie e stelle lontanissime con una definizione mai vista prima, dandoci la possibilità di osservare le prime luci che accesero l’Universo, circa 13,8 miliardi di anni fa.

Il JWST dopo essere stato estratto dal grande ambiente di test che riproduce le condizioni di vuoto e le basse temperature dello Spazio – 1 dicembre 2017 (NASA/Chris Gunn via Flickr)

SpaceX – Gennaio-dicembre
Nel campo dei lanci spaziali privati, SpaceX si confermerà l’azienda più attiva come ha già fatto nel 2020, raggiungendo il record di 26 lanci con i suoi razzi Falcon 9. Oltre a trasportare in orbita satelliti per diversi clienti, astronauti verso la ISS con Crew Dragon e i suoi minisatelliti per portare Internet dallo Spazio, SpaceX proseguirà gli esperimenti in Texas per la realizzazione della sua nuova enorme astronave Starship e del grande razzo che dovrà spingerla fino in orbita. Il sistema sarà impiegato per trasportare grandi carichi, per raggiungere la Luna e in futuro Marte, secondo i piani molto ambiziosi di Elon Musk.