Oggi l’Italia è di nuovo zona arancione
Domani e dopodomani tornerà la zona rossa e il governo sta valutando di estendere il provvedimento anche al prossimo weekend
Oggi, 4 gennaio 2021, l’Italia è zona arancione, cioè uno di quei giorni in cui sono in vigore le misure meno restrittive tra quelle decise dal governo con il decreto legge del 18 dicembre. Domani e mercoledì 6 gennaio, invece, tornerà la zona rossa, ma il governo sta valutando se estendere le restrizioni anche ai giorni del prossimo weekend del 9-10 gennaio. Le restrizioni e le regole per contenere i contagi da coronavirus nel periodo delle feste di Natale e Capodanno sono in vigore dal 24 dicembre al 6 gennaio, e sono il risultato di una sovrapposizione di DPCM e decreti legge, cosa che ha provocato una certa diffusa confusione.
La differenza principale fra i giorni in cui l’Italia è in zona rossa rispetto a quelli in cui è in zona arancione è che nel primo caso sono vietati tutti gli spostamenti, sia dentro che fuori dal proprio comune. Tranne quelli per lavoro, salute o necessità, e tranne per quelli giustificati dalla “deroga sulle visite”, quindi per andare in un’altra casa, rispettando alcuni limiti. In tutti questi casi è necessaria l’autocertificazione. Oggi, 4 gennaio, in regime di zona arancione, ci si può invece spostare liberamente all’interno del proprio comune.
Nelle giornate arancioni restano in vigore le regole generali come il coprifuoco dalle 22 alle 5, mentre dalle 5 alle 22 non è necessario motivare gli spostamenti all’interno del proprio comune. Per spostamenti verso altri comuni, nonché dalle 22 alle 5 anche all’interno del proprio comune, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientri tra quelli consentiti – motivi di lavoro, salute o necessità – e fornire l’autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali.
In zona arancione è inoltre sempre consentito raggiungere le seconde case se si trovano nella propria regione, ma a un solo nucleo familiare, e solo dalle 5 alle 22. Si può sempre fare attività sportiva e motoria, individuale, all’aperto e rispettando le distanze. Le messe sono celebrate. Bar e ristoranti sono chiusi per il consumo sul posto, ma possono effettuare servizio d’asporto, sempre consentito fino alle 22, mentre le consegne a domicilio non hanno limiti di orario. I negozi sono invece aperti.
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Repubblica ha scritto che alla fine del vertice con le regioni, il 3 gennaio, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha detto che il governo sta valutando «l’ipotesi per il prossimo fine settimana di applicare le misure da zona rossa per i festivi e prefestivi, con la salvaguardia dei Comuni più piccoli per gli spostamenti». Fra le ipotesi ci sarebbe anche la proroga del divieto di ospitare presso la propria casa più di due persone, parenti o amici, esclusi i minori di 14 anni: una misura che era già prevista nel decreto natalizio e che potrebbe essere prorogata fino al 15 gennaio.
Per il momento non ci sono notizie definitive, che dovrebbero essere annunciate in giornata, ma il 7 e l’8 gennaio tutta l’Italia dovrebbe essere in zona gialla, come era stato previsto dall’ultimo decreto.
In zona arancione non ci si può spostare tra regioni, se non per motivi di lavoro, salute, necessità, ma si può sempre – quindi anche spostandosi tra regioni – rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione. Quest’ultima è considerata il posto in cui si vive “con una certa continuità e stabilità”: quindi le persone che vivono abitualmente nella stessa casa possono ricongiungersi.