10 bei calendari per il 2021
Da attaccare al muro o mettere sulla scrivania per auto-augurarsi un felice anno nuovo, con ottimismo
Siete tra quelli che non vedono l’ora di archiviare il terribile 2020 per passare al nuovo anno? Oppure siete scaramantici e temete che il 2021 possa essere ancora peggiore dell’anno che sta finendo? Qui non si prende una posizione, anche se cerchiamo di essere ottimisti. E consumisticamente ottimisti. Per questo, in questi ultimi giorni dell’anno abbiamo passato in rassegna nuovi calendari da appendere al muro o da mettere su una scrivania, funzionali o anche solo belli da vedere, senza pensare troppo a cosa succederà mentre li sfoglieremo mese dopo mese. Ne abbiamo selezionati 10 che ci sembravano particolarmente degni di nota, e sono questi.
Se poi siete scaramantici e non vi sembra il caso di investire in un nuovo calendario per il prossimo anno, potete sempre riciclarne uno del 2010, del 1999, del 1993 o del 1982 (si potrebbe andare più indietro, anche al 1926, casomai la vostra famiglia avesse conservato un calendario di quell’anno) dato che come il 2021 non erano bisestili e iniziavano di venerdì.
La definizione di calendario
L’Istituto Treccani, quello dell’enciclopedia, ha da qualche tempo un suo piccolo negozio online dove vende una linea di oggetti di cancelleria. Hanno un design semplice, essenziale, che mantiene un legame con i principali prodotti di Treccani. Infatti su ognuno di essi è riportata una definizione del vocabolario Treccani: quella di “quaderno” sui quaderni, quella di “borsa” sulla borsina di tela e quella di “matita” sulla scatola di matite. Ovviamente sul calendario c’è la definizione di “calendario”, e all’interno, pagina dopo pagina, ci sono quelle di “gennaio”, “febbraio”, “marzo” e via dicendo.
Un calendario illustrato da Guido Scarabottolo
È un illustratore e designer di cui potreste avere visto illustrazioni sulla pagine di Internazionale o sulle copertine di libri pubblicati da Guanda. Il suo calendario per il 2021, che è soprattutto una raccolta di illustrazioni da appendere in casa, si può acquistare ad esempio sul sito di Bonvini 1909, un negozio di cancelleria di Milano.
Un calendario femminista
Quello della fanzine «di mitologia femminista» Chicks. In quanto calendario di una fanzine, cioè di una rivista amatoriale, è fatto di 13 fogli colorati non rilegati, tenuti insieme da una pinzetta. Per ogni mese c’è una diversa illustrazione legata a un anniversario importante per la storia del femminismo di quel mese. Ad esempio, sulla pagina di agosto è raccontata la storia di Franca Viola. Costa 10 euro e si può acquistare su Etsy, come i numeri di Chicks. In generale Etsy è un ottimo posto dove cercare un calendario illustrato se se ne vuole avere uno diverso da quelli che si vedono in giro di solito: molti illustratori usano il sito per vendere cartoline, stampe e calendari appunto.
Un calendario per perdere tempo
Altri giovani artisti preferiscono Big Cartel, un sito fatto apposta per aprire un proprio piccolo e-commerce dove vendere prodotti artigianali. È il caso ad esempio del collettivo Enter Press che ha realizzato un calendario con «12 illustrazioni rilassate per un 2021 improduttivo», seguendo la filosofia per cui «un giorno perso è un giorno guadagnato!». Se volete seguire questa linea di pensiero nel 2021, potrebbe essere il calendario che fa per voi. Costa 10 euro.
Un calendario di volpi
Teemu Järvi è un artista finlandese che nelle sue illustrazioni sceglie soggetti del mondo della natura; nel caso di questo calendario, molto classico, le volpi, che a febbraio si stringono per farsi caldo, nei mesi estivi vanno a caccia e a novembre si tuffano nella neve. Costa 39 euro su Finnish Design Shop, un e-commerce che vende appunto oggetti di design finlandesi e nordici.
Un calendario che si può riutilizzare
Cioè le cui pagine traslucide sono pensate per essere usate, una volta passato il mese a cui sono dedicate, per incartare regali. Costa 35 euro ed è venduto dal sito di e-commerce di Tenoha, un negozio di prodotti giapponesi di Milano. Le illustrazioni di ogni mese riflettono ciò che succede nel corso dell’anno: a febbraio si mangiano arance, a luglio si nuota al mare, a novembre cadono le foglie di ginko biloba.
Checcalendario
Dal 2008 Alessandro Bianchi cura il blog Zucchero Sintattico, in cui scrive recensioni di libri, serie e programmi tv, aneddoti personali e si occupa di cultura LGBT+. Dal 2019 fa anche un calendario, il Checcalendario, che invita a celebrare feste diverse dal solito: «quelle giuste, come il compleanno di Beyoncé». Ogni mese è dedicato a un personaggio, c’è un’illustrazione che lo ritrae – ogni mese realizzata da un illustratore diverso – e un racconto che ne parla. Nel Checcalendario del 2019 i personaggi erano «manzi» con una storia da raccontare, legata in qualche modo all’attivismo LGBT+. Nel Checcalendario del 2020 invece i personaggi erano «dive»: da Jane Fonda a Mia Martini, da Anna Marchesini a Judy Garland. Il Checcalendario 2021, come i precedenti, sarà distribuito in formato digitale mese per mese attraverso il profilo Patreon di Zucchero Sintattico, diventando sostenitori del blog per 1 euro al mese. Quindi in totale costa circa 12 euro – e bisogna stamparselo, sì.
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Una vignetta al giorno
Una vignetta del New Yorker per la precisione. Non è il calendario più utile, perché non è di quelli su cui si scrive sopra e nemmeno di quelli che permettono di vedere velocemente quanti lunedì mancano alla fine del mese, ma è probabilmente quello più utile a mettere di buon umore e a iniziare la giornata con una risatina, nei casi migliori. È una scatola che contiene una vignetta per ogni giorno dell’anno, con giorno del mese e della settimana indicati. Se ce la si dimentica per qualche giorno poi si fa una scorpacciata di risatine.
Un calendario di font
È un calendario che funziona seguendo lo stesso principio del calendario delle vignette del New Yorker, ovvero va aggiornato ogni giorno, come una volta si ricaricavano le pendole. È parte del suo bello: girare la pagina di un calendario giorno dopo giorno può essere una piccola cerimonia quotidiana, che si può praticare per avere un momento nella propria giornata che non abbia per forza uno scopo o una produttività. Questo in particolare può piacere agli amanti della grafica perché ogni giorno dell’anno è scritto con un font diverso, indicato sul retro. È tedesco ma ha i testi in inglese e costa 23 euro e 50.
Un calendario perpetuo
I calendari perpetui sono fatti in modo da poter essere riutilizzati ogni anno. A loro volta quindi non sono calendari su cui scrivere, ma arredano, in modo particolare, e, se ci si affeziona, hanno il vantaggio che alla fine dell’anno non bisogna sbarazzarsene. Solitamente sono fatti in modo simile al calendario delle vignette del New Yorker e a quello dei font. Abbiamo più volte segnalato quelli disegnati da Enzo Mari per Danese, che però sono piuttosto costosi. Un’alternativa più economica – ora si può acquistare a 48 euro – è il calendario perpetuo Max 365 disegnato da Massimo Vignelli nel 1975 per NAVA. È largo e lungo 32 centimetri.
Altri calendari perpetui molto belli si trovano su Present & Correct, un sito britannico di designer che esiste dal 2009 e vende prodotti di cancelleria disegnati dai suoi gestori o trovati nelle produzioni di cancelleria del mondo, spesso vintage. Ce n’è ad esempio uno rosso, spagnolo, degli anni Settanta, da tenere sulla scrivania; un altro verde, piuttosto simile, e uno bianco che va regolato una volta al mese invece che ogni giorno. Costano di più dei soliti calendari, ma durano per sempre.
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Disclaimer: con alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Ma potete anche cercare le stesse cose su Google. Se invece volete saperne di più di questi link, qui c’è una spiegazione lunga.