Trump ha infine firmato la legge sugli aiuti economici anti COVID-19 che aveva bloccato per giorni
Domenica, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato la legge che permetterà di distribuire aiuti economici a milioni di persone in difficoltà a causa dell’epidemia da coronavirus. La legge era stata approvata dal Congresso il 21 dicembre dopo lunghe trattative tra Democratici e Repubblicani, ma Trump si era poi rifiutato di firmarla: aveva detto che i 600 dollari di aiuti previsti per milioni di persone erano troppo pochi e aveva chiesto che il Congresso li alzasse a 2.000 dollari a persona (una richiesta respinta dal suo stesso partito).
Altro ritardo nella firma della legge avrebbe creato grossi problemi, perché milioni di persone avrebbero perso i sussidi di disoccupazione che la legge ha esteso e in tantissimi avrebbero rischiato di perdere la casa: la legge ha infatti prorogato anche una moratoria sugli sfratti che sarebbe altrimenti scaduta il 31 dicembre. Gli aiuti erano inoltre legati al budget federale per il prossimo anno: se la legge non fosse stata firmata, da martedì sarebbe cominciata la chiusura parziale del governo (il cosiddetto shutdown).
Trump, che è in vacanza in Florida, non ha spiegato come mai abbia improvvisamente cambiato idea sulla legge e la Casa Bianca non ha dato spiegazioni. I giornali statunitensi scrivono che il partito Repubblicano stava facendo molta pressione su Trump affinché firmasse la legge e Trump in un comunicato diffuso dopo la firma ha detto di aver chiesto al Congresso di continuare a lavorare sulla legge per aumentare gli aiuti economici.