Trump si è rifiutato di firmare una legge sugli aiuti economici anti COVID-19, già approvata dal Congresso
Il presidente statunitense Donald Trump si è rifiutato di firmare una proposta di legge contenente un pacchetto di aiuti economici anti COVID-19 già approvata a larga maggioranza nel Congresso, con l’appoggio sia dei Democratici che dei Repubblicani. I giornali americani scrivono che il rifiuto di Trump rischia di causare la perdita dei sussidi di disoccupazione per milioni di americani, già in difficoltà a causa della crisi provocata dalla pandemia; inoltre, potrebbe mettere a repentaglio gli aiuti stanziati per le imprese e le famiglie, che scadranno a fine anno.
Il pacchetto di aiuti, dal valore di circa 900 miliardi di dollari, era stato approvato dal Congresso dopo lunghi negoziati tra Democratici e Repubblicani: era stato negoziato anche dal segretario del Tesoro, membro del governo di Trump, e fino a pochi giorni fa lo stesso presidente non sembrava volersi opporre al contenuto dell’accordo.
Trump ha giustificato la sua scelta sostenendo che i 600 dollari che dovrebbero andare agli americani che guadagnano meno di 75mila dollari all’anno non sono una quantità sufficiente di denaro: ha proposto che si arrivi a dare loro 2mila dollari, una proposta che però è stata rifiutata dai Repubblicani al Congresso (quindi dal suo stesso partito). Ha inoltre criticato il fatto che nel testo sia stato riservato troppo denaro ai progetti culturali e agli aiuti per i paesi stranieri.
I simply want to get our great people $2000, rather than the measly $600 that is now in the bill. Also, stop the billions of dollars in “pork”.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) December 26, 2020
La legge sul pacchetto di aiuti in questione è legato al budget federale per il prossimo anno. Se il Congresso non approverà un disegno di legge provvisorio prima di lunedì, a partire da martedì inizierà una chiusura parziale del governo.
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