L’antitrust cinese ha avviato un’indagine su Alibaba per “sospette pratiche monopolistiche”
E si incontrerà presto anche con Ant Group, la società di pagamenti digitali fondata da Jack Ma
Le autorità antitrust cinesi hanno annunciato di avere avviato un’indagine su Alibaba, la più grande azienda cinese di e-commerce, per “sospette pratiche monopolistiche”. Tra le altre cose, Alibaba è accusata di forzare i venditori a firmare contratti esclusivi per prevenire che gli stessi beni offerti sulla piattaforma della società vengano venduti anche su piattaforme rivali.
Giovedì, inoltre, quattro altre agenzie che si occupano di regolamentazione finanziaria, tra cui la Banca centrale, hanno detto che si incontreranno presto con Ant Group, azienda cinese di pagamenti digitali la cui quotazione in borsa prevista il mese scorso non era andata come aveva sperato Jack Ma, fondatore sia dell’azienda sia di Alibaba: la decisione di interrompere la quotazione di Ant, annunciata a sorpresa a meno di 48 ore dal debutto, era stata vista come un primo tentativo delle autorità cinesi di frenare lo strapotere delle grandi aziende tecnologiche del paese.
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Giovedì il Quotidiano del Popolo, il principale quotidiano del Partito comunista cinese, ha pubblicato un articolo in cui appoggiava apertamente l’avvio delle indagini su Alibaba e Ant, indicando l’esistenza di un ampio sostegno del governo e del partito dietro la mossa dell’antitrust cinese. Alibaba, comunque, ha detto che collaborerà con le autorità.
Le indagini della Cina su Alibaba e Ant, ha scritto il New York Times, coincidono con sforzi simili di Stati Uniti e Unione Europea di limitare il potere delle grandi aziende tecnologiche occidentali, come per esempio Facebook e Google.