È stata confermata la squalifica per doping della Russia da Olimpiadi e Mondiali di calcio fino al 2022
Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha dimezzato la squalifica per doping a carico della Russia da quattro a due anni. La sentenza del tribunale svizzero — che ha ridotto quella votata un anno fa all’unanimità dall’Agenzia mondiale antidoping (WADA) — non permetterà comunque al paese di presentare delegazioni ai principali eventi sportivi nei prossimi due anni, comprese le Olimpiadi estive di Tokyo 2020, le Olimpiadi invernali di Pechino 2022 e i Mondiali di calcio in Qatar dello stesso anno. Durante questo periodo gli atleti russi potranno partecipare alle competizioni internazionali come “indipendenti” soltanto se dichiarati idonei.
L’esclusione della Russia era stata imposta nel 2019 dopo l’ennesima prova della mancata collaborazione delle sue autorità sportive nell’ambito della normalizzazione delle procedure antidoping dopo gli scandali che avevano impedito o ridotto le partecipazioni del paese nelle principali competizioni nei precedenti quattro anni.