Il regista Denis Villeneuve ha criticato duramente la Warner Bros
Per la decisione della casa di produzione di distribuire in streaming una serie di film, compreso il remake di "Dune" che lui ha diretto
Il sito statunitense Variety ha pubblicato un articolo in cui il regista Denis Villeneuve ha criticato molto duramente la decisione della Warner Bros di distribuire i suoi nuovi film in contemporanea nei cinema e sulla sua piattaforma di streaming HBO Max. Villeneuve – che negli ultimi anni ha diretto Sicario, Arrival e Blade Runner 2049 – è anche il regista del remake di Dune, un film inizialmente previsto per il 2020 e poi spostato al 2021, e uno dei film al centro della decisione della Warner Bros.
Villeneuve ha scritto di aver «scoperto dai giornali» la decisione della Warner Bros e che secondo lui la società AT&T (che controlla Warner Bros) ha mostrato di non avere «nessun amore per il cinema, e nemmeno per i suoi spettatori», che AT&T pensa solo «alla sua sopravvivenza in borsa» e che ha deciso di «sacrificare» i film del 2021 pur di salvare HBO Max, un servizio (al momento non disponibile in Italia) che secondo Villeneuve «è stato fin qui un fallimento».
Villeneuve ha spiegato di considerare i servizi di streaming «una forza positiva e potente nell’ecosistema cinematografico e televisivo» ma ha aggiunto: «voglio che gli spettatori sappiano che lo streaming da solo non può sostenere l’industria cinematografica così come la conoscevamo prima del COVID». Villeneuve ha scritto che secondo lui la decisione di Warner Bros non darà a Dune la possibilità di avere buoni risultati economici e che «alla fine trionferà la pirateria». Ha poi precisato:
«Warner Bros potrebbe aver appena ucciso la saga di Dune. John Stankey [amministratore delegato di AT&T] ha spiegato che i buoi sono scappati. La verità è che stanno andando al macello».
Villeneuve ha spiegato che Dune – secondo lui il suo miglior film di sempre – è un film pensato per il cinema e che è possibile che nell’ottobre 2021 (data a cui era stato spostato) ci sarebbero stati meno problemi legati al coronavirus. Ha poi detto di credere molto nel futuro del cinema e dell’esperienza cinematografica e che si impegnerà per «proteggere quel medium culturalmente vitale che è il cinema».
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Già prima di Villeneuve, la decisione di Warner Bros (e quindi di AT&T) era stata criticata anche da Christopher Nolan, regista che nei mesi passati si era molto impegnato per far uscire nei cinema Tenet, il suo ultimo film (anch’esso prodotto dalla Warner Bros).
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