I quattro europarlamentari che avevano lasciato il Movimento 5 Stelle sono entrati nel gruppo dei Verdi
Mercoledì i quattro europarlamentari che lo scorso 3 dicembre avevano lasciato il Movimento 5 Stelle sono entrati nel gruppo dei Verdi. A comunicare l’ingresso di Rosa D’Amato, Piernicola Pedicini, Ignazio Corrao ed Eleonora Evi nella delegazione Verdi/ALE è stato lo stesso gruppo attraverso i suoi canali social dove, dando il benvenuto ai quattro europarlamentari italiani, ha scritto: «Non vediamo l’ora di lavorare con voi sulla giustizia sociale, sui diritti umani e la politica climatica!».
BREAKING: Today, our Group is enlarging! We have 4 new Italian MEPs joining the Greens/EFA Group. 🇮🇹
Welcome @EleonoraEvi, @ignaziocorrao, @rosadamato634, @PediciniEu! 💚
We look forward to working with you on social justice, human rights and climate policy! pic.twitter.com/9jEzY57w9F
— Greens/EFA in the EU Parliament 🌍 (@GreensEFA) December 9, 2020
D’Amato, Pedicini, Corrao ed Evi, considerati gli europarlamentari più vicini all’ala “radicale” del Movimento guidata da Alessandro Di Battista, avevano scritto in una nota congiunta che lasciavano il Movimento «per poter continuare a portare avanti il proprio programma elettorale, più volte disatteso dall’ambiguo atteggiamento imposto nell’ultimo anno dal M5S stesso».
Le tensioni all’interno del gruppo del movimento erano cresciute dopo l’approvazione al Parlamento Europeo della politica agricola comune (PAC) del prossimo bilancio: i quattro eurodeputati avevano votato contro il programma di sussidi in contrasto con l’indicazione del partito, ritenendolo troppo poco ambizioso. Dopo lo scontro sul PAC, la capodelegazione Tiziana Beghin aveva accennato a possibili espulsioni dei dissidenti, che non avevano escluso la possibilità di lasciare il gruppo.
Secondo quanto era stato ricostruito da EURACTIV, i quattro parlamentari sarebbero stati in trattativa da tempo con il gruppo dei Verdi per un loro ingresso nella delegazione. In passato l’intera delegazione del M5S aveva avuto diversi contatti coi Verdi, molto scettici soprattutto sul controllo esercitato da Davide Casaleggio sul partito e sulla loro passata alleanza con partiti di estrema destra, dalla Lega fino allo UKIP di Nigel Farage.
Nella scorsa legislatura nel gruppo parlamentare – dominato dai Verdi tedeschi – erano entrati anche singoli parlamentari che avevano lasciato il partito, come l’ex eurodeputato del M5S Marco Affronte.