I dati sul coronavirus di oggi, lunedì 7 dicembre
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 13.720 nuovi casi di contagio da coronavirus e 528 morti a causa del COVID-19.
I ricoverati attualmente sono 33.906 (61 in più rispetto a ieri), di cui 3.382 nei reparti di terapia intensiva (72 in meno di ieri) e 30.524 negli altri reparti (133 in più di ieri). Sono stati analizzati in tutto 111.217 tamponi. È risultato positivo il 12,3 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 18.887 e i morti 564.
La regione con più casi è stato il Veneto (2.550). Seguono Emilia-Romagna (1.891), Lombardia (1.562), Lazio (1.372), Campania (1.060).
Le principali notizie di oggi:
- A partire da oggi anche l’Abruzzo esce dalla zona rossa, lo ha deciso autonomamente il presidente della regione Marco Marsilio, che ha firmato un’ordinanza senza aspettare la decisione del ministero della Salute. Nessuna regione, quindi, si trova più in zona rossa, dopo che ieri la Campania, la Valle d’Aosta, la Toscana e la provincia autonoma di Bolzano erano passate in area arancione con un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Marsilio ha commentato su Facebook la sua decisione, spiegando che «il monitoraggio del fine settimana ha fornito ulteriori dati confortanti, dei quali ha preso atto anche il Comitato Tecnico Scientifico regionale. Non si registrava dal 23 ottobre scorso un numero così basso di nuovi positivi». Oggi sono stati riaperti i negozi e mercoledì torneranno a scuola i ragazzi di seconda e terza media.
- L’Istituto Superiore di Sanità ha aggiornato il rapporto sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi al coronavirus. Nella prima ondata, quasi la metà sono stati in Lombardia, 16.360 su 34.360, mentre nella seconda sono saliti i decessi al Sud: in Campania c’è stato l’8,3 per cento dei decessi tra ottobre e dicembre, in Sicilia il 6,2 per cento, in Puglia il 4,8 per cento, nel Lazio il 7,9 per cento. L’età media dei morti con la malattia da Covid-19 è di 80 anni e il 96,9 per cento aveva già altre patologie.
- I dati dell’ISTAT non dicono quanti sono stati i morti ufficiali causati dalla Covid-19, ma registrano tutte le persone che sono morte in Italia per tutte le cause. Se si confronta il numero dei morti di quest’anno con la media dei cinque anni precedenti, si può capire qual è stata la sovramortalità, cioè quante persone sono morte in più rispetto al passato. In tutta Italia, da gennaio al 30 settembre sono morte 527.888 persone, contro le 484.435 registrate in media dal 2015 al 2019.
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