Bolsonaro è andato molto male nelle elezioni comunali in Brasile
Solo cinque candidati appoggiati dal presidente sono stati eletti e nessuno di questi nelle città più importanti
I candidati sostenuti dal presidente del Brasile Jair Bolsonaro sono andati molto male alle elezioni comunali che si sono concluse con il secondo turno domenica 29 novembre. Solo cinque candidati appoggiati dal presidente sono stati eletti e nessuno di questi nelle città più importanti. La sconfitta dei candidati di Bolsonaro arriva dopo che nei mesi scorsi il consenso nei confronti del presidente sembrava fosse tornato a crescere dopo la sua controversa gestione dell’epidemia da coronavirus.
Il peggior risultato è stato quello di Rio de Janeiro, dove il sindaco uscente Marcelo Crivella ha perso con ampio distacco, 36 a 64 per cento, contro il suo predecessore di centrodestra, Eduardo Paes. Crivella, un pastore evangelico, durante la campagna elettorale aveva puntato molto sul sostegno di Bolsonaro.
Il presidente è stato sconfitto anche a Fortaleza, la quinta città più popolosa del Brasile, dove il candidato di centrosinistra Sarto Nogueira ha vinto con il 51,5 per cento sconfiggendo il favorito dai sondaggi Wagner Gomes, appoggiato da Bolsonaro. Al contrario di Crivella, Gomes negli ultimi giorni della campagna aveva preso le distanze da Bolsonaro. A Belem, capitale dello Stato del Pará, una delle città più importanti dell’Amazzonia, il candidato di sinistra Edmilson Rodrigues ha sconfitto quello di Bolsonaro, Everaldo Iguchi, diventando sindaco della città per la terza volta.
I candidati sostenuti da Bolsonaro erano andati male già nel primo turno delle elezioni comunali di due settimane fa. A San Paolo, la città più grande del Brasile con più di 12 milioni di abitanti, Celso Russomanno, appoggiato dal presidente, aveva ottenuto soltanto il 10 per cento ed era arrivato quarto. Nel ballottaggio di domenica, tra due candidati sindaci critici nei confronti di Bolsonaro, è stato riconfermato Bruno Covas che ha battuto largamente (60 a 40 per cento) il socialista Guilherme Boulos.
Molti altri candidati sostenuti da Bolsonaro non erano riusciti ad accedere ai ballottaggi di domenica. Erano stati sconfitti con ampio margine i candidati sindaci di capitali di Stato come Belo Horizonte, Recife e Manaus. Dei 78 candidati consiglieri che avevano esplicitato in campagna elettorale il loro sostegno a Bolsonaro, soltanto uno era stato eletto: si tratta di uno dei figli del presidente, Carlos Bolsonaro, confermato al consiglio comunale di Rio. Carlos Bolsonaro, che è considerato uno dei membri chiave dello staff della comunicazione del padre, ha però ottenuto 71mila preferenze, contro le 106mila delle precedenti elezioni di quattro anni fa.
I cinque candidati appoggiati da Bolsonaro che hanno vinto, lo hanno fatto in città di medie dimensioni. Due avevano vinto al primo turno: Francisco de Assis de Moraes Souza, noto come Mao Santa (Mano Sacra), aveva vinto a Parnaiba, una città di 150mila abitanti nello stato di Piauí; Gustavo Nunes era stato eletto a Ipatinga, una città di circa 260mila abitanti nello stato del Minas Gerais.
I tre candidati che hanno vinto nei ballottaggi di domenica avevano ricevuto il sostegno del presidente solo dopo il primo turno. Tiao Bocalom ha vinto a Rio Branco, capitale dello stato brasiliano dell’Acre, di 400mila abitanti, vicina al confine con la Bolivia. Roberto Naves è stato eletto ad Anapolis, città di 360mila abitanti dello stato del Goiás, nel Brasile centrale. Nelson Ruas dos Santos ha vinto a Sao Goncalo, 337mila abitanti, nello stato di Rio de Janeiro.
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