I dati sul coronavirus di giovedì 26 novembre
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 29.003 nuovi casi di contagio da coronavirus e 822 decessi a causa del COVID-19. I ricoverati attualmente sono 37.884 (277 in meno rispetto a ieri), di cui 3.846 nei reparti di terapia intensiva (2 in meno di ieri) e 34.038 negli altri reparti (275 in meno di ieri). Sono stati analizzati 232.711 tamponi e testate 110.261 persone. È risultato positivo il 12,5 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 25.853 e i decessi 722.
La regione con più casi è stata la Lombardia (5.697). Seguono Veneto (3.980), Campania (3.008), Piemonte (2.751), Lazio (2.751) e Emilia-Romagna (2.157).
Le province in cui è stato accertato il maggior numero di casi sono Roma (2.170), Napoli (2.090), Milano (2.060), Torino (1.269), Monza e Brianza (666), Bari (619), Bologna (611), Padova (587), Verona (575), Vicenza (575) e Cuneo (574).
Le principali notizie di oggi:
- Nel tardo pomeriggio di giovedì ci sarà un incontro in videoconferenza in cui inizieranno a discutere i contenuti del prossimo Decreto del presidente del Consiglio (Dpcm) convocato dal ministro degli Affari regionali Francesco Boccia con il ministro della Salute Roberto Speranza, i rappresentanti delle regioni, dei Comuni (Anci) e delle province (Upi), il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri e il capo della Protezione civile Angelo Borrelli.
- Giovedì, rispondendo a una domanda dei giornalisti durante una conferenza stampa online da Bruxelles, il portavoce della Commissione Europea Eric Mamer ha detto che la competenza sulla decisione di riaprire o meno gli impianti sciistici di risalita in vista delle feste natalizie è dei governi nazionali. Mamer ha però specificato che «si lavora a un insieme di raccomandazioni comuni» in materia sanitaria.
- In Alto Adige dopo lo screening di massa ora inizierà una seconda fase di test. 4.900 residenti della provincia autonoma verranno estratti a sorte settimanalmente e verrà loro chiesto di sottoporsi volontariamente ai test. Il direttore dell’azienda sanitaria Florian Zerzer ha spiegato durante una conferenza stampa che l’iniziativa è finalizzata a individuare precocemente eventuali nuovi focolai.