160 manager e imprenditori americani hanno chiesto a Trump di riconoscere la vittoria di Biden
Più di 160 amministratori delegati e manager di grandi aziende americane con sede a New York hanno firmato una lettera aperta inviata all’amministrazione di Donald Trump per chiedere l’inizio formale delle procedure di transizione, cioè il passaggio di consegne tra il presidente uscente e quello appena eletto, Joe Biden.
Tra gli imprenditori e i manager firmatari, ci sono David M. Solomon, il ceo di Goldman Sachs, una delle più importanti banche del paese; Laurence D. Fink, il ceo di Blackrock, la più grande società d’investimenti del mondo, e gli amministratori delegati di Mastercard, Visa, della casa editrice Condé Nast e molti altri. Alcuni dei firmatari sono anche noti per aver fatto in passato donazioni al Partito repubblicano.
«A ogni giorno di ritardo di un ordinato processo di transizione la nostra democrazia si indebolisce agli occhi dei nostri cittadini e la statura della nazione sullo scenario globale è sminuita», si legge nella lettera. «Trattenere risorse e informazioni vitali da un’amministrazione che sta per assumere l’incarico mette la salute pubblica ed economica e la sicurezza dell’America a rischio». Finora, rifiutandosi di riconoscere la transizione, l’amministrazione Trump ha impedito a Biden e al suo team l’accesso a fondi, strumenti e protezione che di solito sono accordati al presidente che si appresta ad assumere l’incarico – questo comprende anche gli aggiornamenti quotidiani dell’intelligence.
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Nella lettera i firmatari hanno chiesto che l’Amministrazione generale dei servizi, cioè l’agenzia federale che dovrebbe certificare la transizione, dia inizio al processo. Ancora oggi, però, l’agenzia ha fatto sapere che informerà il Congresso la prossima settimana, ma per ora non intende ufficializzare la transizione.