Come imparare a fare i libri
Cioè a scriverli, ma anche a portarli dai lettori: la Scuola del libro di Roma insegna tutte le professioni del mondo dell'editoria, ora anche online
Nel 1992 due giovani di Caserta non ancora trentenni si iscrissero a “Le parole di gomma”, un corso di scrittura che si teneva la sera, in un piccolo pub di Roma. All’epoca in Italia di scuole di scrittura non ce n’erano (la Scuola Holden di Torino sarebbe nata nel 1994) e l’idea che la scrittura potesse essere insegnata era arrivata da poco, accompagnata da qualche scetticismo. Però per i due giovani di Caserta, che poi erano gli scrittori Francesco Piccolo e Antonio Pascale prima di diventare scrittori, “Le parole di gomma” fu importante: li portò, in breve tempo, a entrare nel mondo dell’editoria, a pubblicare i loro primi racconti, e a rinsaldare un duraturo sodalizio con l’organizzatore di quel corso, Marco Cassini, che oggi è l’editore di Sur.
Da allora Cassini non ha mai smesso di organizzare corsi di scrittura, anzi nel tempo si è messo a farne tanti altri, dedicati a tutti i mestieri del mondo dei libri. Oggi è il direttore editoriale della Scuola del libro, da cui negli anni sono passati migliaia di aspiranti scrittori, traduttori, editor, giornalisti, redattori ed editori. Molti di loro sono riusciti a intraprendere un percorso professionale. Le case editrici 66th&2nd, Neo, LiberAria, Orecchio acerbo, Uovonero, fra le altre, sono state fondate da suoi ex allievi, fra i quali figurano anche – solo per fare qualche nome – Veronica Galletta (vincitrice del Premio Campiello Opera Prima 2020) e Silvia Manzio (vincitrice del Premio Babel-Formentini 2020 per la miglior traduzione), che hanno partecipato ai corsi di scrittura e di traduzione della Scuola.
La Scuola propone due corsi più lunghi, il master Il lavoro editoriale che dura quattro mesi e il corso di scrittura Scrivere un libro che dura un anno e mezzo, oltre a moltissimi corsi e workshop più brevi e più specifici.
I due corsi più lunghi e la maggior parte degli altri si svolgono a Roma, nella sede della Scuola che si trova proprio accanto alla redazione di Sur; di quelli più brevi alcuni sono stati organizzati in altre città, da Firenze a Bari, da Napoli a Torino, da Pistoia a Ivrea. Nel 2020 ovviamente le lezioni si sono spostate online, ma non sono mai state interrotte, anzi: portando le lezioni online la Scuola ha potuto aumentare il numero di corsi e posti disponibili. Ora ha messo a punto il programma dei corsi del 2021, che saranno tutti online e quindi facilmente fruibili da tutta Italia.
Il lavoro editoriale, da marzo a luglio 2021
È il master dedicato alle professioni editoriali: chi lo frequenta impara, spesso con stupore, che nelle case editrici non esiste solo la figura del redattore o dell’editor, che sono le più note fra i non addetti ai lavori, ma molte altre professionalità. Tant’è vero che sono usciti dalle prime dodici edizioni del master, per fare qualche esempio, gli attuali direttori commerciali di Tunuè, SUR, 66th&2nd; i responsabili dell’ufficio stampa di Rai Libri, Centauria e Black Coffee e il social media manager di Lindau.
Tra chi ha frequentato il master in passato c’è ad esempio Giulia Pietrosanti, agente letteraria e titolare di Pietrosanti Agenzia Letteraria. Nel 2009, quando aveva 24 anni, si era ritrovata a fare da assistente a uno scrittore un po’ per caso: teneva i contatti tra lui e le case editrici con cui lavorava, di fatto facendone l’agente. Dato che il lavoro le piaceva, decise di iscriversi a Il lavoro editoriale, per imparare qualcosa in più sulla professione e capire se davvero quello dell’agente fosse il mestiere editoriale più adatto a lei. Lo era e quando alla fine del master ci fu una lezione sulle agenzie letterarie Pietrosanti pensò che sarebbe stato utile fare uno stage negli Stati Uniti, dove di fatto la professione di agente letterario fu inventata: «Quasi per scherzo chiesi a Martina Testa, editor di Sur, di mandare il mio curriculum in un’agenzia di New York. Lei lo fece e alla fine passai un anno e mezzo negli Stati Uniti, collaborando con varie agenzie e case editrici». Oggi Pietrosanti rappresenta, fra gli altri, Stefano Benni, Riccardo Falcinelli, Jhumpa Lahiri, Francesca Mannocchi e Christian Raimo.
Così come era successo a lei, ogni anno i due migliori allievi di Il lavoro editoriale svolgono un tirocinio retribuito in una delle case editrici (oltre che in librerie, agenzie, tipografie) che collaborano con la Scuola del libro. Tra queste ci sono Fazi, Il Saggiatore, Laterza, L’orma e Marsilio. Gli altri allievi vengono affiancati da una tutor per cercare colloqui e annunci di lavoro, tra quelli più vicini alla professione scelta durante il master.
Roberta Sofia, che ha frequentato il master nel 2017, ha cominciato con un tirocinio da Sur, appena fuori dalla porta della Scuola del libro: oggi lavora nell’ufficio stampa di Emons, la principale casa editrice di audiolibri italiana. Sofia era già interessata al lavoro di ufficio stampa al momento dell’iscrizione, ma è stato grazie al master e allo stage successivo che ha avuto conferma di quanto le interessasse questa professione, comprendendo di più come si integri a quelle delle altre persone che lavorano in una casa editrice. Anche l’esperienza svolta insieme ai compagni di corso al Salone del libro di Torino è stata fondamentale per entrare ancora più concretamente nelle dinamiche editoriali. Tradizionalmente infatti gli allievi del master possono fare pratica di comunicazione editoriale (e studio del catalogo di una casa editrice) facendo gli standisti alla fiera: «È stato bellissimo vivere la fiera come gli addetti ai lavori e avere la possibilità di parlare direttamente con i lettori».
Gli allievi del 2020 non hanno potuto partecipare al Salone del libro, dato che non c’è stato, ma la Scuola ha compensato a questa mancanza con una lezione aggiuntiva tenuta dallo scrittore Nicola Lagioia, direttore del Salone, e dedicata al funzionamento e all’organizzazione della fiera.
Il lavoro editoriale dura 300 ore, che si dividono tra 250 ore di lezioni ed esercitazioni pomeridiane e visite a case editrici e librerie, e 50 ore da dedicare a un progetto editoriale di gruppo. Inoltre, tutti gli anni gli allievi del master partecipano direttamente alla comunicazione del Premio Strega, sia intervistando pubblicamente i dodici candidati sia esprimendo un voto collettivo che contribuisce alla scelta della cinquina finalista e del vicitore del premio.
Nel 2021, per permettere di seguire le lezioni anche a chi non vive a Roma, una buona parte delle lezioni sarà svolta online: quelle in presenza saranno concentrate in un fine settimana al mese e in altri momenti concordati in anticipo.
Scrivere un libro, da aprile 2021 a ottobre 2022
È il principale e più lungo corso di scrittura della Scuola del libro. Dura un anno e mezzo e come dice il nome ha uno scopo preciso: aiutare i suoi partecipanti a scrivere un libro, che si tratti di un romanzo, una raccolta di racconti, un’autobiografia o un testo di non-fiction.
È diviso in quattro fasi. La prima dura tre mesi e si svolge online, il sabato e la domenica: Carola Susani e Francesco Pacifico, insieme ad altri tre scrittori, insegnano tecniche di lettura (si parte dalle basi) e di scrittura. Con la seconda fase si comincia la parte pratica: è un laboratorio di “prima stesura” di otto mesi e si svolge per lo più con incontri individuali tra ogni singolo partecipante e l’insegnante che gli fa da editor. Poi c’è la vera e propria fase di editing, con revisione e riscrittura, che copre un arco di sei mesi, e infine la fase di valutazione finale, di cui si occupano tre importanti editor di narrativa italiana: Carlo Carabba di HarperCollins, Vanni Santoni di Tunué e Chiara Valerio di Marsilio.
I workshop e i corsi più brevi della Scuola del libro
Sono 22 in totale e durano dalle 2 alle 20 ore a seconda del tema. Ci sono i workshop di editoria da 10 ore, che affrontano in meno tempo e in modo più intenso alcuni ambiti specifici del lavoro in casa editrice: nell’autunno del 2021 ce ne saranno ad esempio uno di editing (lo tiene Christian Raimo), uno di impaginazione e uno di social media management (tenuto da Denise Zani, social media manager del Saggiatore), mentre in primavera ce ne sarà uno introduttivo sull’editoria in generale e uno sul lavoro in redazione, in cui gli insegnanti sono Cassini e Pietro Biancardi, editore di Iperborea.
I corsi di scrittura hanno durate variabili. Quello dedicato alla scrittura di racconti, tenuto dagli scrittori Nadia Terranova e Luca Ricci, dura 20 ore. Quello sulla scrittura per ragazzi, di Nadia Terranova e Carola Susani, ne dura 15. Se avete iniziato un libro ma non riuscite a finirlo, c’è un corso proprio per voi, tenuto da Vanni Santoni, e dura 20 ore. C’è in programma anche un corso da 10 ore per imparare a scrivere un fumetto, tenuto da Tito Faraci, e uno sul trovare la propria voce di scrittore, sempre da 10 ore, tenuto da Antonio Pascale.
Pascale, anche in qualità di ex allievo (è stato uno dei primissimi, dicevamo), pensa che ciò che distingue la Scuola del libro da altri corsi di scrittura italiani sono le sue origini «da allenamento in uno scantinato». “Le parole di gomma” era un corso serale i cui partecipanti erano invitati a leggere ad alta voce racconti che avevano scritto: da allora la Scuola del libro si è molto più strutturata, ma lo spirito degli inizi, l’idea del mettersi in gioco nella pratica si è conservato. E oggi come allora chi si è saputo allenare poi ha avuto dei risultati.
Secondo lo scrittore Andrea Pomella, a sua volta insegnante di scrittura della Scuola, un altro aspetto che la caratterizza e che la fa funzionare bene è che ogni insegnante di scrittura dà una propria forma alle sue lezioni e sviluppa un rapporto diretto, di feedback e altri scambi, con gli allievi.
Di corsi ce ne sono ancora altri, quasi troppi per citarli tutti, ma vale la pena menzionare proprio quello tenuto da Andrea Pomella, per ciò che è successo a due degli allievi che lo hanno frequentato di recente. È Scrivere di sé, corso di scrittura autobiografica. Si svolge in quattro incontri ed è strutturato in modo da aiutare i partecipanti a scrivere un testo di 10mila battute su una vicenda autobiografica che vorrebbero raccontare, e idealmente proporre per la pubblicazione su un blog o una rivista culturale. Tra gli ultimi partecipanti al corso ci sono Alessandra Mureddu, il cui racconto autobiografico è stato pubblicato su Doppiozero, e Girolamo Grammatico, che invece si può leggere su minima&moralia: entrambi hanno firmato un contratto per pubblicare un libro con Einaudi – probabilmente il desiderio inconfessabile di chiunque si iscriva a un corso di scrittura in Italia.
Quanto costa, come ci si iscrive e tutto il resto
Per avere informazioni più dettagliate su tutti i corsi della Scuola del libro si può sfogliare (o scaricare) il catalogo in PDF qui sotto, oppure visitare il sito della Scuola, che spiega anche come iscriversi. I desideri inconfessabili ovviamente sono ammessi.