La Russia vuole estendere l’immunità anche agli ex presidenti
La camera bassa del parlamento ha approvato in prima lettura una bozza di legge che proteggerebbe ancora di più il presidente Vladimir Putin
La Duma, ovvero la camera bassa del parlamento russo, ha approvato una bozza di legge per estendere l’immunità penale agli ex presidenti. Il provvedimento è in linea con le modifiche alla Costituzione approvate lo scorso luglio, che tra le altre cose consentiranno al presidente russo Vladimir Putin di rimanere in carica, se rieletto, fino al 2036.
La legge federale protegge i presidenti per eventuali reati commessi soltanto mentre sono in carica; la nuova proposta invece darà loro l’immunità anche dopo la fine del mandato e peraltro chiarisce che i presidenti «non potranno essere ritenuti responsabili né a livello penale né a livello amministrativo».
Secondo la bozza, un presidente che non è più in carica potrà essere privato dell’immunità soltanto se accusato di alto tradimento o altri «gravi crimini». Uno degli autori della bozza, il parlamentare di Russia Unita, Pavel Krasheninnikov, ha detto che l’obiettivo della legge è dare ai presidenti «garanzie importanti per la stabilità del paese e della società».
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Martedì la proposta di legge è stata approvata in prima lettura dalla Duma, dove la maggioranza dei parlamentari appartiene al partito che appoggia Putin, Russia Unita. Prima che la legge entri in vigore ci saranno altre due letture alla Duma, dopodiché il provvedimento passerà al Consiglio Federale – ovvero la camera alta della Russia – per poi essere firmato dal presidente stesso.
L’unico ex presidente russo ancora vivo al momento è Dimitri Medvedev, che fu in carica dal 2008 al 2012 ed è un alleato dell’attuale presidente, Putin: la nuova legge pertanto oggi si applicherebbe soltanto a lui e a Putin, quando dovesse dimettersi o non essere rieletto.
Il quarto mandato di Putin, che ha 68 anni e fu presidente anche dal 2000 al 2008, scadrà nel 2024, ma le riforme approvate con il referendum dello scorso luglio gli permetteranno di restare in carica ancora per due mandati. Negli anni Putin ha esercitato una fortissima influenza sulla vita politica del paese, tuttavia al momento non sembra volersi ritirare: per questa ragione, il fatto che la legge venga approvata adesso sta facendo discutere di quale sarà il suo futuro politico, ha spiegato BBC.
Anche Alexei Navalny, il principale e più noto oppositore di Putin, si è chiesto come mai il presidente abbia bisogno di una legge sull’immunità adesso. Navalny, che lo scorso 20 agosto era stato avvelenato a suo dire su ordine di Putin, ha aggiunto che la nuova bozza di legge permetterà ai presidenti di «violare il codice penale». Durante la prima lettura hanno votato contro solo 37 membri del Partito Comunista sui 450 rappresentanti della Duma e si prevede che la legge passerà senza problemi.
Госдума поддержала законопроект, позволяющий бывшим президентам нарушать Уголовный кодекс. Депутаты КПРФ выступили против — им предложили сложить полномочия https://t.co/MozJJYP7Jz
— Alexey Navalny (@navalny) November 17, 2020